FOLLONICA – «Negli ultimi 10 anni il costo al metro cubo delle acque è più che raddoppiato. Leggere nelle bollette di luce, gas, telefono ed acqua non è facile, ma almeno quelle del Fiora sono “potabili”». A parlare della situazione dell’Acquedotto del Fiora è Spirito Libero «Sommando le tariffe per acqua, fognature e depurazione nel 2002 il costo al mq era pari ad 1,665 contro i 3,329 dei giorni di oggi. Sostanzialmente un raddoppio. Per non parlare della quota fissa passata da 0,0076 a 0,21 euro il giorno. Insomma far tornare i conti forse tanto difficile non è: si opera in un regime di sostanziale monopolio, perciò senza nessuna forma di concorrenza, e il cittadino paga in silenzio almeno che non scelga di smettere di lavarsi o di bere».
«Anche il sistema in cui opera il Fiora e i suoi epigoni è un po’ “strano” – prosegue Spirito Libero -: non siamo di fronte ad un regime di libera concorrenza ma non è neanche più un sistema pubblico in quanto il gestore ha un socio privato che esige, ovviamente, un utile. Che puntualmente nel 2012 è arrivato e pari a otto milioni di euro. Grazie a queste tariffe “popolari” il Fiora si è comprata un nuova sede costata un milione e duecentomila euro. E il referendum “Acqua bene comune” che avrebbe dovuto calmierare le tariffe non si sa, dopo la vittoria del si, che fine abbia fatto».