GROSSETO – Le pari opportunità sul posto di lavoro sono una scelta strategica per la Provincia di Grosseto. Il piano triennale di azioni positive, approvato in questi giorni con delibera di Giunta, è lo strumento che garantirà la parità di genere nell’organizzazione interna. Il piano si sviluppa su 3 parti: analisi del personale in servizio in Provincia, suddiviso per genere e inquadramento professionale; obiettivi e priorità di azione.
I contenuti sono stati definiti in collaborazione con il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, che è stato costituito all’interno della Provincia, riunendo in un unico organismo i comitati per le pari opportunità e i comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, costituiti in applicazione della Legge di contrattazione collettiva.
“La Provincia di Grosseto – dichiara Federico Balocchi, assessore provinciale al personale dell’Ente – con l’introduzione delle ‘azioni positive’, si caratterizza per essere una delle amministrazioni pubbliche all’avanguardia nella promozione delle pari opportunità nell’ambiente di lavoro. Impegnarsi a rendere effettiva la parità di genere, garantendo l’assenza di forme di discriminazione morale o psicologica, significa determinare migliori condizioni di lavoro e quindi, non solo rispettare la normativa, ma anche ottimizzare la produttività, migliorare l’efficacia e l’efficienza valorizzando lavoratori e lavoratrici.”
“Il piano – spiega Tiziana Tenuzzo, assessore provinciale alle Pari Opportunità – è un passo in avanti decisivo per trasformare una buona pratica in consuetudine. La Provincia di fatto si impegna a offrire pari opportunità di lavoro e sviluppo professionale, favorendo la conciliazione tra responsabilità professionali e familiari e la diffusione di una cultura organizzativa orientata alla valorizzazione del contributo di uomini e donne, dove la differenza di genere è un motore per una maggiore qualità dei servizi. Qualunque sarà il futuro delle Province, questo piano è una eredità importante che lasciamo al territorio, un modello che potrebbe essere adottato dai Comuni.”