FIRENZE – Aggiudicato ad una maremmana il premio Firenze della narrativa edita. “Sangue, cuore e fiamma”, il romanzo scritto da Cristina Gimignani pubblicato da “eclettica”, si è aggiudicato il fiorino d’argento in ex aequo con altra opera con la seguente motivazione : “Con uno stile partecipe e intenso, in cui la rabbia delle occasioni perdute si alterna ad una tenerezza frammista a ironia e autoironia, l’autrice rivive e fa rivivere quarant’anni di storia italiana filtrati attraverso il dramma di un ambiente umano e il mistero della scomparsa di una grande figura di uomo e di padre. La sofferta intensità della memoria rielaborata rende talvolta magmatica la narrazione, confermando però il valore non solo documentario di questa dolente autobiografia di una donna e di un mondo.”
Felice del riconoscimento, la vincitrice: «Ottenere un premio così importante, soprattutto grazie a un argomento tanto spinoso come la storia del Movimento Sociale Italiano, è motivo di grande soddisfazione. Mio padre, protagonista involontario dell’opera, ne sarebbe stato orgoglioso. Ma non ho scritto questo libro per una commemorazione postuma. Penso invece che la storia dei partiti, di tutti i partiti, in Italia debba essere posta in un altro modo, soprattutto ricorrendo all’affabulazione del romanzo storico. Viene da sé che i personaggi del libro sono inventati, non hanno nessun collegamento con la realtà, ma la storia politica, quella resta e spero che riesca a coinvolgere il lettore, portandolo ad amare la politica quanto la amo io. “Sangue, cuore e fiamma”, è infatti il primo di tre libri su questo argomento: il prossimo sarà sul crollo di Bettino Craxi e l’ultima parte di An, mentre il terzo si svolgerà nella Dc e nel Pci degli anni cinquanta».