di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Nella lunga giornata vissuta dalla ex Mabro, la proprietà si è divisa tra il tribunale e la fabbrica. Una giornata intensa anche per i vertici aziendali, impegnati soprattutto nel presentare la nuova proposta di concordato che s’inserisce, di fatto, prima di una possibile decisione sulla Prodi bis e rende la decisione del giudice meno scontata, aprendo il fronte a più ipotesi. I vertici dell’azienda tessile si sono poi ritrovati in fabbrica per un incontro con le maestranze che sono rimaste vicine alla proprietà. L’amministratore unico di Abbigliamento Grosseto Maurizio Santoro ha spiegato alle dipendenti quali potrebbero essere gli scenari futuri dell’azienda, ma è chiaro che il sentimento di attesa è quello che prevale. Le maestranze, nel frattempo, restano in cassa integrazione.
Intanto, in merito alle dichiarazioni di Antongiulio Pacenti, riportate nella giornata di ieri, Santoro fa presente che «Sono affermazioni, prive di fondamento, proprio sulla base della copiosa documentazione, depositata in tribunale, a corredo del piano di concordato. Tale documentazione è stata peraltro oggetto di specifica asseverazione da parte di professionisti competenti. La Società fa, inoltre, presente di non aver ricevuto al momento nessuna notizia di esposto da parte delle autorità inquirenti – conclude – e per questo si riserva di tutelare le proprie ragioni attraverso i propri legali per i danni che tali dichiarazioni comporteranno direttamente o indirettamente».