GROSSETO – Dopo la penalizzazione dei servizi sanitari, anche i professionisti della medicina abbandonano la nostra città per trasferirsi in ospedali “più quotati”. Qualche anno fa lasciò l’illustre professor Pier Cristoforo Giulianotti, oggi dovrebbe essere il turno del dottor Andrea Coratti. «Sono stati tagliati posti letto, aumentati ticket e i costi dei servizi – scrivono da Fare Grosseto – La Asl 9 ha a disposizione 2,4 posti letto per mille abitanti, la più bassa percentuale della Toscana, a fronte di un territorio vastissimo con viabilità complicata e di una popolazione in costante invecchiamento, mentre altre province continuano ad averne anche il doppio. L’ospedale di Grosseto ormai sta diventato un poliambulatorio”», denunciano dal movimento cittadino.
«La nostra provincia ha pagato abbondantemente il prezzo della riorganizzazione con la chiusura dei punti nascita, di alcuni reparti e servizi, l’introduzione del modello per intensità di cura ed il mancato sviluppo dell’assistenza territoriale, mentre in altre realtà si prevedono nuove assunzioni d’infermieri, ostetriche e operatori socio sanitari», continuano da Fare Grosseto. Secondo il movimento, simili scelte della politica tendono non solo a ridurre drasticamente personale impiegato, posti letto, infrastrutture, servizi, medicine, vitto e quant’altro, ma anche ad avviare i servizi la verso privatizzazione.
«In questo tipo di organizzazione sanitaria al centro di tutto non c’è più il malato, ma ancora solo i numeri. A fare le spese saranno come sempre gli anziani e i più deboli economicamente, dovendo sopportare lunghe attese – rimarcano dal movimento – scegliendo strutture private e spostandosi in altre città per curarsi». Fare Grosseto chiede agli amministratori locali di contrastare le decisioni regionali in campo sanitario e di prendere una decisa posizione politica a tutela della cittadinanza e della sanità della Provincia di Grosseto.