di Barbara Farnetani
GROSSETO – Quando è stato fermato, il rapinatore della farmacie, aveva già cambiato targa al motorino, tolto il giaccone verde e cambiato il casco. Ma questo non è bastato perché la facesse franca. Quando il rapinatore, 41 anni, residente a Massa Marittima, è stato beccato nei pressi di un bar e di una farmacia a Bagno di Gavorrano, si era liberato di tutto, tranne i pantaloni e le scarpe, e ovviamente il motorino. Quando i Carabinieri lo hanno arrestato ha provato a giustificarsi «è colpa della crisi» poi ha ammesso le proprie responsabilità e confessato la rapina andata “a buon fine” e quella andata male entrambe a Follonica.
L’uomo, nel giro di un quarto d’ora, dalle 13, aveva tentato una rapina alla farmacia San Raffaele di via Bicocchi, dove il titolare aveva finto un malore mettendo in fuga il malvivente, e poi ne aveva messa a segno un’altra alla Salus in via Repubblica dove aveva portato via 500 euro. Poi era fuggito in sella al suo motorino. I Carabinieri avevano subito ristretto le ricerche, ipotizzando che fosse fuggito o verso Punta Ala o verso Gavorrano. Alcuni ciclisti, interrogati dai militari avevano affermato di averlo visto passare su via delle Collacchie. Quando gli uomini dell’Arma, che avevano allestito una serie di posti di blocco, lo hanno visto a Bagno di Gavorrano, nonostante le modifiche all’abbigliamento, lo hanno subito riconosciuto.
L’uomo aveva tolto il nastro adesivo nero con cui aveva camuffato il casco e la targa e si era liberato del giaccone verde che aveva lasciato a Follonica, nell’armadietto della cooperativa per cui lavora. I carabinieri della tenenza di Follonica hanno anche sequestrato una pistola, una scacciacani fedele riproduzione di una Beretta, il denaro rubato e un paio di occhiali usati per camuffarsi. L’uomo, che vive a Massa con la compagna è originario della provincia di Napoli, e ha una lunga lista di precedenti per rapina, detenzione di armi, sequestro. Si trovava affidato ai servizi sociali come pena alternativa al carcere per una precedente rapina commessa ad Arezzo.
I carabinieri stanno anche valutando se l’uomo sia collegato alle altre due rapine che sono state commesse a Follonica da inizio mese: quella al Dico, dove un malvivente, pistola in pugno, portò via 6 mila euro e quella all’esercizio di slot machine dove con un taglierino in mano un uomo si fece consegnare mille euro.