GROSSETO – «Ancora un duro colpo per la Procura di Grosseto – afferma il Copdacons che commenta l’udienza di ieri -. Durante l’udienza di ieri, infatti, il signor Notarnicola, passeggero imbarcatosi sulla Costa Concordia per girare un video destinato alla formazione dei passeggeri assieme ad una responsabile della Compagnia, ha affermato in aula di aver comunicato con uno dei componenti dell’unità di crisi di Costa Crociere (Signor Cervone) già alle ore 22:03 della notte del naufragio e di avergli rappresentato subito la gravità della situazione, scambiando poi sms e telefonate per oltre mezz’ora».
«Con tale deposizione – spiega il Codacons – continua ad emergere che Costa Crociere ha sempre saputo tutto, fin dai primi minuti immediatamente successivi all’impatto. Il pieno coinvolgimento della società nella gestione del naufragio, cui la Procura non ha mai voluto dedicare nessun interesse malgrado le innumerevoli istanze da sempre presentate dai legali del Codacons, tenendola fuori da ogni indagine ed imputazione, comincia ora a pesare enormemente sul processo e su tali soggetti», conclude l’associazione.