Secondo appuntamento con la rubrica de IlGiunco.net “Hello Web, la comunicazione al tempo di internet”. Una finestra aperta sulla rete, uno spazio per capire come cambia il modo di comunicare, ma anche come cambia la nostra vita, oggi, con le nuove tecnologie digitali, con il web 2.0 e con tutte le piattaforme social a nostra disposizione.
a cura di Marco Gasparri*
Il Near field communication (NFC) è una tecnologia che consente di utilizzare gli smartphone come un “portafoglio virtuale”. Il meccanismo è semplice: all’interno del cellulare viene inserita una sim elettronica, legata ai più comuni circuiti di carte di credito (Visa, Mastercard, American Express), che a distanza ravvicinata permette di effettuare pagamenti rapidi semplicemente avvicinando il cellulare al pos del negozio. Un sistema innovativo, sicuro e veloce che in futuro accorcerà le code alle casse dei supermercati o dei parcheggi automatici e sopratutto alleggerirà le nostre tasche dai contanti, inclusi i fastidiosi centesimi.
Per adesso in Italia oltre 400 miliardi di acquisti all’anno vengono ancora fatti in contanti. I francesi usano la carta di credito cinque volte più di noi e la Turchia prevede addirittura di eliminare quasi del tutto i pagamenti non elettronici nei prossimi 10 anni. In Italia l’amore per il contante è duro a morire. Maneggiare i soldi veri dà una percezione diversa e molto più corretta delle entrate e delle uscite. Gli italiani continuano ad essere un popolo di risparmiatori e la gestione del denaro virtuale non consente lo stesso controllo.
Il cambiamento, tuttavia, avverrà poichè le nuove tecnologie sono comode e i pagamenti Nfc attraverso il telefonino, iniziando da piccoli importi, faciliteranno l’adozione di questa formula. Non appena faremo l’abitudine ai pagamenti Nfc chiederemo di alzare il tetto della nostra possibilità di spesa, anche perché ci renderemo tutti conto che rappresentano la via più comoda per gestire una transazione di qualsiasi tipo.
L’attenzione del mercato italiano per questa nuova frontiera dei pagamenti è molto alta. I numeri li fornisce il Politecnico di Milano secondo cui il settore oggi vale quasi 1 miliardo di euro, con molti servizi già attivi e che consentono di effettuare acquisti via smartphone (bollettini postali, canone Rai, parcheggi e corse autobus) in crescita del 30%. Per il futuro immediato il giro d’affari stimato al 2016 supera quota 5 miliardi di euro.
Questo grazie al fatto che la diffusione degli smartphone in Italia è capillare: con 27 milioni di pezzi siamo uno dei Paesi in cui c’è una più alta concentrazione di cellulari intelligenti. L’arrivo della tecnologia NFC porterà gli italiani a cambiare le loro abitudini.
A fine 2013 in Italia potremo pagare con il telefonino da oltre 170mila Pos operativi tra cui si annoverano: Poste Italiane, LottoMatica, MacDonalds, Feltrinelli, Autogrill, Auchan, Coop ed Esselunga.
Per ora insomma è soprattutto la Gdo a percepire il pagamento elettronico come un’opportunità. I piccoli esercizi sono ancora distanti dall’adozione di sistemi mobili in grado di gestire pagamenti, ma non tarderanno non appena saranno spinti dal mercato, dal marketing e dalla diminuzione dei costi tipica dello sviluppo tecnologico. Non c’è limite, infatti, alla fantasia dei servizi che consentiranno al consumatore con smartphone tantissime cose tra cui verificare se il prodotto, guardare video, utilizzare i buoni pasto elettronici o aprire la porta della camera d’albergo.
* Marco Gasparri è Direttore di Studio Kalimero, agenzia di marketing e comunicazione. Presidente dei Giovani Imprenditori di CNA si impegna da sempre nella divulgazione del sapere legato alla comunicazione, al marketing, al software libero.