FOLLONICA – La “Transat 2013” è ormai in pieno svolgimento e per la flotta il passaggio di Capo Finisterre, dopo la partenza dal porto spagnolo di Sada, è stato massacrante: stamattina sono ben 16 le barche ritirate o ferme in qualche porto. Nelle prime 30 ore di navigazione, il vento ha superato sempre i 30 nodi ed il mare è stato decisamente pesante. Al rilevamento della mattina, inizio ormai del 3° giorno di regata, Giancarlo Pedote (GDV LNI Follonica) ed il suo ITA 747 “Prysmian” sono in testa, ormai all’altezza dello Stretto di Gibilterra, in rotta verso il “cancello” di Puerto Calero (Lanzarote, Canarie), per poi indirizzarsi per Guadalupe.
Già importante il vantaggio rispetto al percorso fatto fin qui: 37 miglia su Benoit, 43 su Boidevezi. Da segnalare, la buona posizione dell’altro italiano presente tra i prototipi, Michele Zambelli, 17°. Fin qui, le scelte di rotta, per quanto possano apparire simili (passaggio a Finisterre più lontano, come ha fatto Pedote, o più vicino, come gli inseguitori) hanno premiato l’atleta italiano. La navigazione adesso e per le prossime 24 ore è sempre con vento da nord est di intensità da 15 a 25 nodi secondo le zone e gli orari e le rotte sono pressoché identiche: conta la velocità della barca. E “Prysmian” è decisamente in forma. Dalle Canarie, le soluzioni strategiche della rotta torneranno ad avere la propria importanza.
Su “Prysmian”, assieme al velista di origine fiorentina, naviga anche un po’ di Maremma: la bandiera della LNI Follonica ed una cambusa maremmana (cinghiale compreso) che terrà buona compagnia a Giancarlo, anche psicologica, per gran parte della regata.