di Daniele Reali
CAPALBIO – Una convocazione così veloce forse i membri della nuova direzione provinciale del Pd, eletti nell’assemblea di domenica scorsa, forse non se la sarebbero aspettata. Fatto sta che la crisi di Capalbio con le dimissioni in massa di 9 consiglieri che hanno provocato lo scioglimento del consiglio comunale e la decadenza del sindaco, hanno aperto una fase di emergenza che non poteva essere ignorata. E allora il partito provinciale è corso a Capalbio e lì si è svolta la prima riunione del nuovo direttivo. Tutti a Borgo Carige insomma per ribadire un concetto piuttosto semplice. Nel futuro del Partito democratico di Capalbio ci sarà ancora Luigi Bellumori. La conferma di una indicazione che già si avvertiva da qualche giorno è arrivata proprio ieri sera. Non soltanto solidarietà dunque al sindaco decaduto, ma sostengo per ripartire nella corsa alle amministrative del 2014.
Nel dibattito è emersa evidente «la preoccupazione che lo scioglimento anticipato del consiglio comunale di Capalbio avrà inevitabili ripercussioni sulla gestione amministrativa dell’Ente e sui cittadini».
«Con un Commissario prefettizio non si vede come si possa fare l’interesse dei cittadini, come si possa attuare il programma elettorale”, Afferma il neoeletto segretario comunale Marco Donati. “I cinque consiglieri usciti dalla maggioranza hanno presentato le dimissioni senza informarci ed in accordo con la minoranza, sottraendosi ad ogni possibilità di confronto in consiglio comunale. Si tratta di un gesto irresponsabile».
La segretaria provinciale Barbara Pinzuti esprime solidarietà umana e politica al sindaco Bellumori e alla sua maggioranza: «Siamo qui a testimoniare che tutto il Pd è con il Pd Capalbiese. Questa amministrazione ha fatto molto in questi anni per Capalbio. La proposta che metteremo in piedi per le prossime elezioni non può che ripartire da qui».