GROSSETO – È solo l’ultima in termini di tempo tra le vertenze aperte nella nostra provincia. La vicenda di Netspring, società “in house” a totale partecipaizone pubblica, rischia di chiudere e mettere sulla strada 14 persone.
Per questo oggi hanno aderito allo sciopero generale indetto da Cgil, Cisl e Uil anche i dipendenti di Netspring che sentono minacciato il posto di lavoro.
«La situazione di Netspring ci preoccupa – ha spiegato Claudio Renzetti – segretario della Cgil – perché la nuova normativa nazionale sulle società in house ha stabilito che entro il 31 dicembre prossimo debbono essere chiuse o alineate».
A pochi giorni da questa scadenza i dipendenti di Netspring sono preoccupati e «chiedono a tutti i soci dell’azienda di intraprendere, nel più breve tempo possibile, in accordo con le parti sindacali, azioni volte a salvaguardare i posti di lavoro, in modo che tutte le pubbliche amministrazioni interessate non debbano riscontrare interruzioni nell’erogazione dei servizi offerti e che i cittadini e le aziende possano continuare ad usufruire di tali servizi con continuità».
«I lavoratori di Netspring con la loro professionalità e il loro impegno – si legge in una nota dei dipendenti – al fine di continuare a garantire servizi di eccellenza, confidano che le pubbliche amministrazioni proprietarie di Netspring srl possano trovare al più presto una soluzione unitaria che salvaguardi il loro impegno ed il loro posto di lavoro».