di Barbara Farnetani
GROSSETO – Un corteo per ricordare Argo, il cane ucciso sabato scorso da un cacciatore all’Ampio. È la manifestazione organizzata da Maremma randagia ad una settimana dall’uccisione. Un’iniziativa che però non è piaciuta a tutti. Su facebook, piazza virtuale dei maremmani, molte adesioni ma anche qualcuno ha storto il naso.
È bastata la riflessione di una collega del Tirreno, Francesca Gori, per scatenare il dibattito «A Grosseto, a distanza di una settimana dall’uccisione di Argo, il pastore tedesco ucciso da un cacciatore che lo ha scambiato per un cinghiale, sabato è stata organizzata una fiaccolata in centro – scrive Gori sul suo profilo -. Mercoledì prossimo sarà passato un mese dalla morte di Irina, strangolata nel suo appartamento e gettata in pasto ai cinghiali. Bisogna morire animali. Irina, scusaci di nuovo». Francesca Gori ha poi precisato che il punto non è la fiaccolata per il cane, ma il fatto che nessuno si sia indignato o abbia organizzato alcunché per ricordare la tragica fine di Irina.
Ovviamente i commenti non si sono fatti attendere: c’è un veterinario che, pur ripudiando i fanatismi, rivendica rispetto sia per gli uomini che per gli animali «mi dispiace tanto sia per Irina che per Argo, perché, perdonatemi, io non faccio distinzione», c’è chi afferma che invece «la distinzione c’è» e chi parla di un paese di lobby «esistiamo solo se apparteniamo a qualcosa» chi, vede «una fiaccolata per un pastore tedesco» come qualcosa di «esagerato» e chi, in una mail inviata alla redazione, precisa che «gli animali sono stati creati da Dio per gli uomini».
E comunque, aldilà delle polemiche, la fiaccolata si farà, per Argo ma anche per dire no alla caccia. La manifestazione si svolgerà «sabato 9 novembre a una settimana dal tragico evento» come scrivono gli organizzatori, e avrà il sostegno di LAC, LAV, Antispecisti Grosseto, Maremma Cane, Comitato per la tutela e difesa di ogni forma di vita e Maremma Viva. «Sarà l’occasione per ricordare anche Scooby – precisano -, ucciso a Follonica da un cacciatore mai individuato nel settembre 2012, e il gatto Bombolo, finito da un colpo di carabina a Casalecci (Grosseto) il 23 marzo 2013. Una serie di vittime innocenti che si aggiungono alle molte migliaia di altri animali che ogni anno solo in Maremma finiscono sotto il fuoco dei cacciatori. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare con i propri cani per dire basta al massacro. Gli organizzatori chiedono a ciascuno di portare una candela che rappresenterà la speranza di una nuova luce dal buio della caccia e accompagnerà Argo nel suo ultimo viaggio». Il corteo partirà da piazza Dante alle 20.30.