di Piero Simonetti
CALDANA – Spulciando la relazione Bertolini, Auditore del Governo Toscano degli Asburgo Lorena, si trovano alcuni dati che consentono di valutare alcuni tratti della comunità caldanese nella seconda metà del XVIII secolo.
Abitanti maschi | 165 |
Abitanti femmine | 176 |
Totale | 341 |
Maschi e femmine dai 10 ai 14 anni | 63 |
Famiglie | 76 |
Famiglie ricche | 0 |
Famiglie benestanti | 5 |
Mercanti | 0 |
Artisti manifattori | 3 |
Lavoratori in campagna | 100 |
Pastori forestieri d’inverno | 0 |
Pescatori | 0 |
Vetturali | 0 |
Oziosi, vagabondi e mendicanti | 0 |
Forestieri domiciliati | 2 |
Forestieri non domiciliati | 20 |
• I forestieri domiciliati vengono in gennaio dalle montagne bolognesi.
• Poche persone invecchiano fino a 65 anni d’età.
• Casati delle famiglie benestanti: Bertelli Giuseppe, Bertelli Ermenegildo, Fantini, Franchini, Calastri.
• Alimentazione base: farina di castagne, cacciagione, carne vaccina e di maiale, funghi, vino ed olio prodotti in paese. Il pesce fresco arriva da Castiglione della Pescaia e quello salato da Livorno. Il pane è di farina buona e pulita.
• Malattie più frequenti: milza e fegato, itterizie, febbri terzane e quartane. In estate febbri putride verminose di scorbuto, idropisia, cachessia, a causa delle esalazioni malsane provenienti dal lago di Castiglione, definito localmente “il padule”. In estate la popolazione che resta a Caldana non supera il numero di 10 abitanti.
• Un medico ed un chirurgo esercitano in paese.