GROSSETO – Un pozzo e una cisterna per l’acqua per i bambini e le famiglie di un villaggio in Eritrea, questa è l’opera che verrà realizzata, per volere della famiglia, con le offerte raccolte in memoria di Matteo Capone, il giovane quindicenne deceduto in seguito ad un incidente con lo scooter il 23 maggio scorso.
Antonio, Paola e Filippo Capone, padre, madre e fratello di Matteo, desiderano «ringraziare dal profondo del cuore tutte le persone che sono state vicine in questo difficile momento e, soprattutto, coloro che con le loro offerte in memoria di Matteo hanno dimostrato quanto una comunità sappia nei momenti di difficoltà, stringersi intorno a valori di compassione e solidarietà».
Grazie al contributo di tante persone, è stata raccolta la somma di 10.743,00 euro. Queste risorse verranno destinate alla Missione dei Padri Vincenziani di Hebo in Eritrea, e verranno utilizzate per la costruzione di un pozzo e di una cisterna in un vicino villaggio. I Missionari Vincenziani e le Suore Figlie della Carità di Napoli sono presenti in Eritrea dal 1946, e grazie alle donazioni di benefattori italiani, tra i quali molti grossetani, ha realizzato un orfanotrofio per i bambini senza madre. L’acqua, un bene così prezioso, soprattutto per certi paesi, potrà offrire a tanti bambini ed alle loro famiglie una nuova prospettiva di vita.
«Mi ha molto colpito il vostro desiderio di ricordare Matteo attraverso un gesto così importante per chi vive una situazione disagiata dove quanto da voi fatto rimarrà a memoria di tutti per l’eternità – afferma Padre Teclemicael Tekeste, responsabile della Missione di Hebo -. Questa donazione renderà possibile realizzare un progetto per la realizzazione di un pozzo che consentirà di dissetare innumerevoli persone attraverso l’acqua fonte di vita dall’inizio dei tempi».