FOLLONICA – 455 mila euro per migliorare il lungomare di Follonica. Un progetto si concluderà a marzo 2014 e che è iniziato da qualche settimana e proprio negli scorsi giorni è stato al centro della polemica sollevata contro gli abbattimenti degli alberi.
Il tratto interessato dai lavori è quello compreso tra via Merloni e la pensione Eden. Lì sono stati abbattui nove alberi: tra questi olmi, pini e tamerici. Tutto in regola dice il comune che per abbattere queste piante ha ricevuto il via libera da parte della Forestale e della sopritendenza al paesaggio.
«La volontà dell’amministrazione è stata ed è quella di salvaguardare dall’abbattimento il maggior numero di alberi presenti, limitandolo ad interventi necessari riguardanti pochissimi esemplari, sia per il valore ambientale che per la presenza oramai storicizzata degli alberi stessi».
In particolare gli abbattimenti hanno rigurdato «due olmi che sono stati rimossi perché totalmente secchi; tre pini che versavano in pessime condizioni vegetative, evidenti sia per il vasto disseccamento della chioma sia per l’instabilità del fusto, oltre all’evidente ostacolo alla fruibilità del marciapiede, rendendo rischioso il passaggio di sedie a rotelle; due delle quattro tamerici in prossimità dello stabilimento “Miramare” presentavano già alla stesura del progetto una vasta cavità nel tronco ed un disseccamento diffuso a tutta la pianta, ma la situazione si è negli anni estesa ad altri due esemplari, tanto che si è provveduto al necessario abbattimento».
«La volontà dell’amministrazione – ha concluso Cetraro – è quella di rendere minimi gli abbattimenti, limitandoli solo a quelli necessari, e proprio a testimonianza della volontà di tutelare le specie arboree presenti, nel progetto si è preferito rinunciare anche alla realizzazione di seppur lievi opere murarie (muretti a seduta) proprio perché gli scavi per la realizzazione avrebbero potuto danneggiare l’apparato radicale dei pini vicino alla strada strada».
«Anche sul lato mare, abbiamo rinunciato a realizzare un marciapiede per mantenere le tamerici, perché l’ampiezza stradale a disposizione rendeva necessario abbattimento degli alberi, che non abbiamo voluto effettuare.
«E chiaro quindi che gli abbattimenti sono stati necessari per lo stato delle piante e si limitano a quelli già realizzati».