FOLLONICA – Dopo continui rinvii e molte incertezze, si è aperto uno spiraglio per la partenza della “Transat 2013”. Durante il briefing delle 18.00 di ieri, Denis Hugues (Direttore di corsa) ha comunicato agli skipper che, in base alle previsioni meteo attuali, l’intenzione è quella di dare la partenza martedì mattina. Domani alle 10.30 le imbarcazioni verranno spostate dall’attuale Port Rhu a quello di Tréboul, sempre a Douarnenez, che, risentendo meno degli effetti di maree, consente maggiore reattività alle variabili condizioni meteo. Ed infatti sarà domani sera, nel consueto briefing delle 18.00, che il Comitato confermerà alla flotta la partenza, dopo aver analizzato le ultime previsioni meteo disponibili.
Il ritardo di 15 giorni è stato dovuto al perdurare di burrasche nel Golfo di Biscaglia fino a Capo Finisterre (Spagna), con venti fino a 50 nodi e soprattutto mare con onde alte fino a 6 metri. Condizioni che in una regata di questo tipo (4.000 miglia in Atlantico) potrebbero essere sempre trovate, ma che, già alla partenza, avrebbero potuto mettere fuori gioco diversi concorrenti. Di qui la cautela del Comitato Organizzatore.
Secondo le previsioni, gli 84 ministi iscritti alla regata troveranno all’uscita della baia una situazione molto variabile. Inizialmente un forte vento da nord-ovest accompagnerà la flotta, che dovrà navigare in venti deboli prima di riagganciare, venerdì pomeriggio a Capo Finisterre, un forte flusso da sud-ovest. E’ proprio questa transizione che ha spinto gli organizzatori a dare il via il prima possibile.
Alla partenza di questa edizione, 7 italiani tra i quali l’unico con possibilità di essere protagonista: l’atleta del GDV LNI Follonica Giancarlo Pedote, con il suo prototipo ITA 747 “Prysmian”. La Transat 2013, a differenza delle ultime due edizioni che hanno visto partecipare l’altro atleta del GDV LNI Follonica, Simone Gesi, parte dalla Bretagna (Duarnenez) per fare tappa a Lanzarote (Canarie) e quindi all’Isola di Guadalupe, dopo circa 4000 miglia di navigazione.
Giancarlo Pedote e “Prysmian” si presentano forti di una preparazione accurata e certosina sotto ogni profilo, un intenso sviluppo della barca e delle vele e con eccellenti risultati in questi due anni. Come Simone Gesi in passato, anche Giancarlo ha nella cambusa prodotti della Maremma: un modo per confermare il rapporto con questa terra di adozione ed avere momenti di ulteriore conforto durante la dura e lunga navigazione.