di Daniele Reali
GAVORRANO – Ottobre caldo a Gavorrano dove le temperatura della politica non sono certo quelle autunnali, ma rimangono ancora su valori “africani”. L’alleanza che ruota intorno alla figura di Elisabetta Iacomelli torna a parlare del periodo “buio” del comune e del commissariamento che ha di fatto azzerato sindaco, giunta e consiglio comunale. A parlare questa volta sono direttamente le forze politiche che compongono il centrosinistra unito: Pd, Psi, Gavorrano democratica e Comunisti Italiani. «C’è in atto – scrivono un tentativo di scaricare la responsabilità del commissariamento che invece è stato causato dai borghiani».
Per il centrosinistra unito non ci sono dubbi perché «la sentenza parla chiaro».
«La legge – dicono – stabilisce che nel caso in cui venga annullata la lista vincitrice delle elezioni e rappresentativa della maggioranza dei cittadini, il giudice indica il ritorno alle urne, onde evitare lo stravolgimento della volontà popolare. Per cui, eliminata la lista della Iacomelli, nettamente vincente alle ultime amministrative, non sarebbe stato ipotizzabile nessun’ altra soluzione in attesa di nuove elezioni, se non quella del commissariamento del Comune».
Tutto questo sarebbe dunque «chiaro», osservano dalla lista Iacomelli, mentre risulta meno chiaro come mai si parli di «legalità della loro battaglia», ma a senso unico.
«Non si è ancora capito quale sia la “testimonianza” della battaglia per la legalità in un ricorso con il quale manifestamente si mira a sovvertire il risultato elettorale per riuscire a ricoprire le cariche amministrative del Comune di Gavorrano, promuovendo il loro subentro al posto di coloro che sono stati scelti dai cittadini e, oltretutto, chiedendo di far entrate in consiglio comunale un centrodestra che ha presentato la lista con le stesse procedure adottate dalla lista Iacomelli, della quale hanno chiesto l’eliminazione. Ci balza agli occhi un palese vizio di incongruenza, nonché di pura incoerenza, fra parole ed azione».
«Rispondano a questo e rispondano a tutti quei cittadini a cui hanno garantito che a Gavorrano non saremmo tornati a votare».
Un’ultima stoccata poi il centrosinistra la dà sempre sul tema della legalità: «parlano di legalità e poi pubblicano su un social network le memorie difensive della lista “Centrosinistra Unito con Elisabetta Iacomelli Sindaco” con tutti i dati sensibili delle persone coinvolte e violando la loro privacy. A nostro avviso, anche questo contrasta fortemente col senso di legalità che vanno sbandierando con fierezza da anni».