GROSSETO – L’Italia sta violando la direttiva comunitaria in merito alla stabilizzazione dei precari. Stefano Rosini (nella foto) coordinatore comitato web precari scuola “orgoglioprecario.it” torna sull’argomento: «Mi fa molto piacere sapere che la Commissione UE chieda di far rispettare il diritto comunitario . Punto importante da cui è partita la denuncia anche da Grosseto nel novembre 2010 avviando il contenzioso seriale per migliaia di precari».
«Spetta al giudice nazionale far rispettare il diritto comunitario e applicare le relative sanzioni – prosegue Rosini -. È quanto si deduce dalle osservazioni inviate alla Corte di giustizia europea sui ricorsi pendenti sollevati dal tribunale del lavoro di Napoli in merito alla stabilizzazione di quattro docenti precari. il Governo italiano a maggio 2010 ha dato assicurazione a tutte le Istituzioni comunitarie (Commissione, Parlamento, Corte di Giustizia) che le stabilizzazioni avrebbero coinvolto anche i precari della scuola, per smentirsi subito dopo».
«Si tratta di un momento storico – afferma ancora – perché se le osservazioni della Commissione UE dovessero essere accolte dalla Corte di Giustizia europea (che si pronuncerà entro luglio-settembre 2014), migliaia di precari italiani e quindi anche il centinaio di docenti grossetani che hanno avviato il contenzioso,otterranno giustizia nei tribunali italiani e si porrà fine alla precarietà quale usuale condizione di lavoro nella scuola, a discapito della continuità didattica, della valorizzazione della professione, dell’assunzione dei giovani insegnanti. Sarà estirpato un problema che per più di vent’anni ha segnato una pagina nera nel reclutamento scolastico. Il ricorso a contratti a tempo determinato in maniera permanente e durevole da parte dello Stato italiano. I precari potrebbero ottenere o la stabilizzazione o cospicue sentenze risarcitorie dai tribunali del lavoro italiani – conclude Rosini -, almeno fino a quando continueranno a essere assunti su posti vacanti e disponibili come denunciato da anni».