FIRENZE – «La situazione è divenuta insostenibile. Per evitare che qualcuno cominci a sparare sui lupi, che fanno parte delle specie “particolarmente protette”, bisogna che la Regione Toscana faccia pressione su Roma per consentire di controllare i branchi nel grossetano. E serve subito un tavolo regionale con tutti i soggetti interessati tra cui l’Ispra (Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale) e le varie associazioni di categoria».
È quanto sostiene il capogruppo di Più Toscana in Consiglio regionale, Antonio Gambetta Vianna, che, «pur non concordando sugli abbattimenti dei lupi», si trova d’accordo con Francesco Viaggi di Coldiretti Grosseto sul fatto che vadano presi «immediatamente dei provvedimenti preventivi perché si rischia di mettere in ginocchio un settore fondamentale per l’economia della Toscana. Le attuali misure hanno fallito. Serve un cambio di mentalità a Firenze nella gestione della situazione. Il danno predatorio, infatti, è visto come un rischio d’impresa e non come un evento straordinario dalle potenzialità distruttive ed impreviste. Da mesi sto chiedendo un censimento dei lupi per localizzare gli habitat dei predatori – conclude Gambetta Vianna –, ma ancora non ho avuto alcuna risposta».