di Lorenzo Falconi
BAGNO DI GAVORRANO – Ai minerari non è piaciuta la direzione di gara del signor Mancini di Fermo e non hanno tutti i torti a lamentarsi. Nel calcio, spesso, sono i particolari e gli episodi a fare la differenza. Per questo il calcio di punizione fischiato erroneamente contro Sirignano e dal quale è scaturito il gol del pareggio dei calabresi, manda su tutte le furie l’entourage dei rossoblù. «Vogliamo più attenzione nelle designazioni – attacca subito il direttore generale Filippo Vetrini -, non vado oltre, ma appare evidente come questo direttore di gara non fosse all’altezza di una partita come questa. Basta vedere il suo curriculum e da dove proviene: una Serie D di basso profilo disputata nella passata stagione. Quest’anno il campionato di Seconda Divisione è complicatissimo, con 9 retrocessioni si giocherà molto sull’equilibrio, per questo motivo vogliamo essere tutelati. A parti inverse, sul campo di Lamezia, con una direzione così avremmo chiuso con 7 ammoniti, un paio di espulsi e zero punti all’attivo. Oggi, senza l’invenzione dell’arbitro, la Vigor non avrebbe mai pareggiato. Alla fine abbiamo lasciato per strada due punti importati in chiave salvezza. Per questo è necessaria una maggiore attenzione nelle designazioni che vengono fatte. Mancini non era l’arbitro adatto per dirigere una partita come Gavorrano-Vigor Lamezia».
Più sereno il tecnico della Vigor Francesco Costantino: «E’ stata una partita equilibrata, dopo lo svantaggio abbiamo cercato di non perdere la calma e continuare a giocare a pallone, alla fine abbiamo ottenuto il pareggio contro un buon Gavorrano. L’arbitraggio? Ci sono state decine di interpretazioni in cui alla fine ha scontentato qualcuno, ognuno è chiaro che mette maggiormente in risalto le proprie».