di Daniele Reali
GROSSETO – Rimane incerto il futuro per le province italiane tra riforme annunciate, decisioni rinviate e appuntamenti elettorali che rischiano di saltare. Da un po’ di tempo a questa parte quando si parla di province non si capisce bene che cosa accadrà. un quadro di incertezza che però non impedisce «cercare soluzioni per il territorio». Per questo il presidente Leonardo Marras, che ha già annunciato la presentazione da parte dell’Unione della Province Italiane di una proposta di legge costituzionale sul riordino, lancia un nuovo progetto per disegnare quello che dovrà essere la provincia di domani: un ente a servizio dei comuni.
A sostegno di questa idea già in questi giorni la struttura dell’amministrazione provinciale sarà modificata. «Cambieremo l’organizzazione della provincia creando una nuova area dedicata proprio ai servizi ai comuni». In questa area entreranno per esempio le reti di servizi come quella per i musei, lo sportello unico delle attività produttive e altre funzioni svolte dalla provincia a sostegno degli enti locali.
Una scelta di prospettiva perché, spiega Marras, se anche nel prossimo futuro le province non ci saranno più rimarrà comunque la necessità da parte del territorio della Maremma e del suo sistema economico e sociale di dover gestire una serie di scelte che i singoli territori non potranno permettersi di fare. Stiamo parlando per esempio della programmazione per i fondi comunitari.
«La Maremma deve stare insieme anche senza provincia – dice Marras – e voglio invitare già da ore i sindaci che si preparano ad affrontare le amministrative del 2013 di cominciare a pensare insieme ad una soluzione, all’individuazione di un soggetto, sia questo una fondazione e o un’associazione, che possa comunque svolgere quel ruolo di regia e di indirizzo per la Maremma».
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