ORBETELLO – «Non dimentichiamoci dell’autostrada», i portavoce del Centro Democratico Gastone Franci (Capalbio), Michele Casalini (Orbetello) e Danilo Cerulli (Monte Argentario), tornano sul dibattito che interessa da vicino la zona sud della provincia in merito alla realizzazione dell’infrastruttura. «I dibattiti politici e le relative polemiche di questo periodo rischiano di distogliere l’opinione pubblica e gli amministratori locali da questioni fondamentali che interessano la Maremma e il suo futuro – scrivono in una nota -. Prima della crisi di governo il Cipe ha sbloccato due miliardi di finanziamento privato per il completamento della Livorno-Civitavecchia, ovvero per rendere concreti tutti quei rischi che si paventavano un paio di anni fa».
«Intanto regaliamo una strada pubblica, l’Aurelia, ad un privato senza alcun ritorno pubblico ed in particolare per una comunità che da sempre ha utilizzato gratuitamente questa viabilità, in particolar modo per il tratto che da Grosseto raggiunge il sud della Maremma – precisano dal Centro Democratico -. L’autostrada che ci “daranno in cambio” sarà la più costosa d’Italia e, senza alternative, chi andrà al mare, a lavoro, a scuola dovrà mettere pesantemente mano al portafoglio. Di complanari non se ne parla: dove passano? Che tempi di percorrenza? Quali i sacrifici per i nostri pendolari?»
«E infine, che ne sarà della Maremma e della sua attrattività turistica se ci vorranno 10 anni di disagi e rallentamenti per costruire questo tratto autostradale? Così oltre al danno, la beffa di dare una mazzata definitiva al turismo ed al volano del sistema economico di questa provincia – precisano ancora -. Naturalmente la nostra idea è quella di creare un’arteria interna mantenendo l’Aurelia come alternativa: solo così crediamo che si possa dare un futuro di sviluppo alla nostra terra, invece di continuare a sprecare soldi pubblici per progettazioni che fanno bene solo alle casse degli studi tecnici».
«In due anni di discussione non c’è stato uno straccio di risposta a difesa degli interessi della nostra gente e facciamo appello a tutti gli amministratori locali affinché pretendano queste risposte – concludono dal Centro Democratico -. Anche se siamo a sud, siamo comunque a pieno titolo nella regione Toscana e ci piacerebbe che il decisionismo del presidente Rossi nel portare avanti questo sciagurato progetto fosse lo stesso nel tutelare gli interessi economici e sociali dei maremmani, anche se toscani di periferia. E invece si permette di dare diktat agli amministratori dell’amministrazione provinciale per imporre un parere favorevole alla Tirrenica, facendo smentire il parere contrario di due anni fa. Speriamo che il Pd grossetano non accetti supinamente questi ordini e faccia gli interessi dei maremmani».