GROSSETO – Un lungo corteo, che dal liceo scientifico si muoverà per attraversare le vie della città. È quello che sta organizzando la Rete degli studenti medi di Grosseto che l’11 ottobre aderirà alla mobilitazione nazionale «in difesa dei diritti degli studenti, per costruire insieme un’alternativa di scuola aperta a tutti e di qualità. In un periodo di crisi economica e istituzionale come questo – afferma il coordinamento studentesco -, riteniamo fondamentale che sia rinnovato l’impegno nei confronti della Scuola Pubblica, con una politica di finanziamenti concreti, perché solo investendo sui giovani, che sono il futuro del Paese, sarà possibile risollevarsi da questa situazione».
Queste le rivendicazioni avanzate dagli studenti:
Una legge quadro nazionale per il Diritto allo Studio, che garantisca dei livelli essenziali di prestazione, dal trasporto scolastico ai costi dei libri di testo, perché la Scuola Pubblica deve essere accessibile a tutti, senza eccezioni.
Un maggiore investimento nell’Edilizia Scolastica, che da anni è puntualmente trascurata: in Italia sono solo 4 su 6 gli edifici con certificato di idoneità statica, per non parlare di quelli in linea con le norme igienico-sanitarie. Non sono sufficienti i fondi stanziati da questo governo. Pretendiamo che le nostre scuole siano ambienti salutari, dove studenti e professori possano svolgere le proprie attività in piena tranquillità, senza temere che il soffitto si squarci da un momento all’altro.
Una riforma della Rappresentanza Studentesca. Siamo stanchi di non essere sufficientemente coinvolti nei processi decisionali dei nostri singoli istituti. Chiediamo perciò che venga riformato il sistema della Rappresentanza, per consentire agli studenti di avere maggiori possibilità di partecipare e di agire nel concreto all’interno delle proprie scuole e sul territorio.
Una riforma strutturale dei cicli, in grado di fornire finalmente un’idea organica del percorso scolastico personale, secondo criteri più flessibili, che garantiscano a ogni studente maggiori possibilità di scelta e di poter valorizzare e migliorare le proprie capacità. Molti studenti infatti trovano difficile adeguarsi a corsi di studio standardizzati, sempre uguali, tanto che un alunno su cinque decide di cambiare istituto dopo il primo anno. Riteniamo che l’introduzione del biennio unitario sarebbe un primo passo importante verso l’adozione di questo modello, con una specializzazione del proprio percorso individuale prevista per gli ultimi tre anni.
L’abolizione del Bonus Maturità, che consideriamo una scorrettezza inaccettabile nei confronti degli studenti in uscita dalle scuole superiori verso le università. Il Bonus Maturità crea infatti gravi casi di ingiustizia a livello delle singole scuole, dal momento che in alcuni istituti vi si accede più facilmente che in altri; l’Esame di Stato, che di per sé non rappresenta uno strumento capace di valutare adeguatamente l’intero percorso dello studente, diventa così ancora più illegittimo. Per questo motivo chiediamo la cancellazione immediata del Bonus Maturità e un’adeguata revisione della struttura dell’Esame di Stato, destinata a cambiare già a partire dai prossimi anni.
L’appuntamento è per l’11 ottobre alle 8,30 presso il piazzale del Liceo Scientifico, luogo d’inizio del corteo.