di Daniele Reali
BAGNO DI GAVORRANO – È stato Nello Bracalari insieme a Dusca Panerati, moglie di Arnaldo Senesi, il sindaco che inaugurò la Casa del Popolo nel 1973, a scoprire la targa che celebra i 40 anni della struttura di Bagno di Gavorrano, una delle più grandi d’Italia.
Quattro decenni di storia che sono stati ricordati ieri con la “Notte Rossa”, prima con il racconto di quei giorni del 1973 e poi con una serie di interventi, contributi filmati e momenti di musica e divertimento che sono andati avanti fino a tardi.
A parlare di quei giorni e soprattuto di quel 23 settembre è stato proprio Nello Baracalari, oggi presidente dell’Anpi della provincia di Grosseto. In quel giorno a Bagno arrivarono migliaia di persone e con loro anche Pietro Ingrao che con il sindaco Senesi salutò la costruzione della Casa del Popolo come un grande traguardo della volontà politica del Partito Comunista Italiano e della partecipazione delle gente di Gavorrano. Un racconto quello di Bracalari ispirato anche al libro “I ricordi di un ragazzo del Palazzo di mezzo” di Mauro Giusti, sindaco per due mandati a Gavorrano ed esponente di rilievo del Pci per anni e della vita politica locale.
Tra i momenti più emozionanti della giornata l’inaugurazione della targa che celebra proprio i 40 anni e che ha visto la partecipazione insieme a Bracalari e alla moglie del compianto Arnaldo Senesi anche del segretario del circolo del Pd di Bagno Giulio Querci e di Loriano Valentini, presidente della Fondazione Grosseto Cultura che nel 1973 partecipò da giovane militante all’inaugurazione della Casa del Popolo. Tra i presenti anche la segretaria provinciale del Pd Barbara Pinzuti, il sindaco di Gavorrano Elisabetta Iacomelli, il presidente della provincia Leonardo Marras (nella foto Nello Bracalari e Giulio Querci).
Tra le testimonianza più emozionanti di quei giorni sicuramente il video che è stato proiettato durante la seconda parte della serata; un video di dieci minuti realizzato con le immagini fotografiche di quei giorni e gli audio originali con le parole del sindaco Arnaldo Senesi e Pietro Ingrao.
Significativo anche il racconto di Leonardo Cambri che da 17enne nel 1976 realizzò in un’area della casa del Popolo un murales ispirato al tema del lavoro e della miniera. Un’esperienza che venne condivisa da ragazzi che arrivarono da altre parti d’Italia e che a novembre prossimo porterà nuovamente a Bagno di Gavorrano tutti coloro che parteciparono a quella singolare iniziativa artistica.
E la “Notte Rossa” è stata l’occasione di fare il punto anche sulle iniziative future della Casa del Popolo e di cosa rappresenta oggi quella struttura a 40 anni dalla sua costruzione. «La Casa del Popolo è ancora oggi un punto di riferimento per questa comunità – ha detto Giulio Querci, segretario Pd di Bagno – qui oggi oltre al Partito democratico hanno sede anche l’Arcinprogress, l’Arci Bella Ciao, l’associazione Progetto Lavoro, l’Arci Caccia. Questo grazie all’impegno di tante persone è ancora una risorsa per questo territorio».
Ecco il testo della targa che è stata scoperta ieri:
“La costruzione della Casa del Popolo di Bagno di Gavorrano è iniziata nell’estate del 1972 e la sua inaugurazione è avvenuta il 23 Settembre 1973. La sua nascita è il frutto di una straordinaria stagione di impegno collettivo, promossa dall’allora Sezione locale del Partito Comunista Italiano, che si è concretizzata con il lavoro volontario, la sottoscrizione economica e la passione di centinaia di persone. Il ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa struttura, luogo di incontro, confronto e partecipazione sociale, culturale e politica della comunità.”
(per ingrandire cliccare sulle foto)
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