Tante le richieste dei cittadini dal miglioramento della illuminazione alla gestione del verde
di Annalisa Mastellone
Gavorrano ā āEā da un anno che viviamo tra vari disagi, ma ci hanno abbandonato tuttiā. Il grido di protesta arriva dai residenti delle case popolari di via Salvo dāAcquisto, stanchi di dover provvedere da soli a risolvere tanti problemi presenti nelle palazzine in cui abitano dallāaprile 2010, quando il Comune consegnĆ² loro gli appartamenti che attendevano da 5 anni. Ad agitare le 12 famiglie ĆØ soprattutto la scarsa illuminazione pubblica, la mancanza di un pozzo dāacqua e dellāirrigazione del verde circostante, insieme ad altre situazioni poco piacevoli che interessano la maggior parte dei residenti ai civici 17, 19 e 21 di via Salvo dāAcquisto.
āPaghiamo per avere i lampioni accesi per tutta la notte ā si lamenta un condomino ā e che, pur essendo a basso consumo, un poā ci costano in fondo allāanno. Ma la sera siamo comunque al buio in punti come lāarea garage, dietro ai palazzi. Questa ĆØ una zona tranquilla e isolata, che ha perĆ² ha bisogno di maggiore illuminazione perchĆ© ci gira brutta gente e noi non ci sentiamo al sicuro. La cosa che ci preoccupa ĆØ che se per avere luci comunali e altri interventi urbanistici dobbiamo aspettare che sia ultimato lāaltro lotto popolare in costruzione qui di fronte, passerĆ molto tempo, forse anni. Abbiamo necessitĆ di avere anche un pozzo dāacqua, come previsto da progetto. E invece ci hanno lasciato la predisposizione per fare lāirrigazione del verde circostante, e per annaffiare erba e fiori del cortile, e stiamo pagando di tasca nostra. Come per la manutenzione degli spazi esterni: non solo provvediamo da soli a tenere pulito, ma abbiamo fatto anche dei piccoli lavori allāentrata del lotto, dove sin dalla consegna delle case cāera una collinetta di terra, che con la pioggia diventava fango, invadendo il piazzale e intasando le fognatureā.
Ma i disagi segnalati non finiscono qui. āAl civico 17 ā aggiunge un residente ā abbiamo lāascensore, visto che ci abitano famiglie con persone invalide. Ma si guasta spesso, diventando ormai un pericolo per tutti noi. In piĆ¹, i citofoni non funzionano, sono disturbati da molti fruscii,come anche negli altri palazzi, e non riescono ad aprire il portone. Per cui dobbiamo scendere a piedi per aprirlo a mano. Immaginate le difficoltĆ ā.
A queste situazioni, si aggiungono altre lamentele relative ad alcuni problemi negli appartamenti, che alcuni residenti dicono di avere da quando sono entrati ad abitare in queste case, un anno fa. āPerdite dāacqua, infissi e sanitari montati alla meno peggio, guasti a qualche caldaia, porte poco sicure ā spiega un altro condomino -. Una signora ha la parete di una stanza ricoperta di muffa, e ha dovuto smontare armadio e letti nuovi per evitare che si rovinasse il legno. Di queste situazioni abbiamo informato il Comune e lāAter di Grosseto (Azienda territoriale per lāedilizia residenziale pubblica) ā conclude il residente ā, e il sindaco Borghi si ĆØ impegnato a verificare le nostre necessitĆ . Viviamo cosƬ da un anno e non ĆØ giusto: le case ci dovevano essere consegnate finite e rifinite, senza che ci fosse bisogno di ulteriori interventi. Basta, ora vogliamo delle risposte e un aiuto concreto. Invitiamo tutti gli enti responsabili a venire in via Salvo dāAcquisto il prima possibile, per toccare da vicino i nostri disagi e trovare insieme una soluzione alle nostre legittime richiesteā.