di Daniele Reali
GROSSETO – È stata depositata stamattina la richiesta per avviare l’iter referendario sulla questione della vendita delle Farmacie Comunali riunite. A consegnare i documenti con la raccolta di firme sono stati i due consiglieri comunali di opposizione Giacomo Gori del Movimento 5 Stelle e Cristina Citerni di Sinistra Ecologia e Libertà (nella foto).
«Abbiamo raccolto 120 firme in poco meno di due ore – dice Gori- superando anche l’indicazione prevista dal regolamento che fissa il limite a 100 proponenti». La richiesta, avanzata alla segreteria del sindaco, sarà comunicata al presidente del consiglio che dovrà poi convocare un consiglio comunale dove sarà nominato il collegio formato da 5 esperti che deciderà sull’ammissibilità dei due quesiti presentati.
«Ci sono alcune lacune per quanto riguarda i tempi di questo tipo di procedura. Comunque il collegio di esperti una volta nominato avrà 30 giorni di tempo per esprimersi». Una volta superato “lo scoglio” dell’ammissibilità scatterà poi la seconda fase dell’iter: per ogni quesito dovranno essere raccolte 4 mila firme dopo di che il sindaco potrà indire il referendum consultivo. Uno strumento questo che come recita l’articolo 49 del regolamento comunale che prevede il quorum di partecipazione del 50% degli aventi diritto per essere giudicato valido. «Questo quorum significa per il comune di Grosseto circa 30 mila elettori. Per questo – aggiunge Gori – viste le difficoltà a partecipare in questa fase della politica nel nostro paese noi del Movimento 5 Stelle faremo una proposta di delibera che porteremo in consiglio per abolire il quorum».
Tornando sulla famosa delibera che ha avviato l’operazione di vendita delle quote del comune di Grosseto dentro le Farmacie Comunali Riunite Spa Cristina Citerni auspica che da oggi con la richiesta di referendum «l’amministrazione sospenda l’iter per la vendita almeno fino a quando non si concluda in un modo o nell’altro il percorso refefendario» per evitare che magari il referendum intervenga quando le quote siano state già vendute e l’operazione sia andata in porto.
Ecco i testi dei due quesiti che dovrebbero essere l’oggetto del referendum consultivo:
“Volete che resti pubblica la gestione delle farmacie comunali e che venga pertanto modificato il punto 1 della delibera n. 64 del 27 agosto 2013 oggetto: Farmacie Comunali Riunite s.p.a. – approvazione procedura di vendita delle azioni detenute dal comune di Grosseto, dal comune di Scansano e da Codifarma coop distribuzione farmaci a r.l. con cui il Consiglio Comunale ha disposto l?alienazione della intera quota del capitale sociale di proprietà del comune di Grosseto in Farmacie Comunali Riunite spa, che ammonta al 50,615%, e vengano conseguente revocati tutti i punti successivi attuativi del primo, nel senso di non procedere a detta alienazione”.
“Volete che resti pubblica la gestione delle farmacie comunali e che venga pertanto modificato il punto 1 della delibera n. 63 del 27 agosto 2013 oggetto Farmacia Comunale Città di Grosseto – cessione della titolarità con cui il Consiglio Comunale ha disposto la cessione e vendita della farmacia comunale sede n. 20 in Grosseto via Civitella Paganico n. 5 di proprietà del comune di Grosseto, e vengano conseguente revocati tutti i punti successivi attuativi del primo, nel senso di non procedere a detta cessione e vendita”.