GROSSETO – Rifondazione comunista contro il piano regioanle dei rifiuti. Un piano che secondo il Prc di Grosseto «non vuole fare i conti con le società che gestiscono gli impianti» e che per questo si bloccano le prospettive di raggiungere obiettivi importanti in termini di raccolta.
«La Regione Toscana – scrivono da Rifondazione – che già oggi dovrebbe essere per legge al 65% di raccolta differenziata e che tra le ultime regioni italiane non raggiunge neppure il 40%, che decide di investire 530 milioni di euro per gli impianti contro i 160 milioni per incrementare la raccolta differenziata, che prevede di incenerire rifiuti fino al 20% rispetto all’attuale 13%, che contro ogni logica proiezione prevede un incremento assoluto dei rifiuti di oltre il 5%, come pretende di farci credere che stiamo affrontando il problema con responsabilità?».
«Noi pensiamo che il presidente Enrico Rossi abbia ceduto alle pressioni dei sostenitori degli impianti, con i quali è possibile lucrare a spese dei cittadini e dell’ambiente».
«Il Piano concludono da Ridondazione – non afferma la assoluta priorità del porta a porta e la necessità di costruire impianti per la filiera delle materie prime seconde e per il TMB (Trattamento Meccanico Biologico)». «Si chiede anche che il Piano, prima della sua discussione in Consiglio Regionale sia posto alla discussione dei Sindaci, visto soprattutto che gran parte di loro stanno riflettendo sulla concreta prospettiva di attuare il sistema porta a porta».