GROSSETO – Il Convegno “Le storie siamo noi”, tenutosi lo scorso 6 e 7 settembre presso il Polo di Istruzione superiore Luciano Bianciardi di Grosseto, ha visto quest’anno un importante coinvolgimento della Banca della Maremma. La due giorni – giunta ormai alla quarta edizione – è incentrata sul tema dell’orientamento narrativo, metodologia mirata allo sviluppo di competenze, e, indirettamente, alla diffusione di una cultura democratica della formazione: «obbiettivi – precisano dall’istituto di credito – che si coniugano perfettamente con la mission della BCC, che ha, tra le sue finalità statutarie, quella del miglioramento delle condizioni morali e culturali degli appartenenti alla comunità locale. Dalla consapevolezza di tale obbiettivo sono nate le numerose sinergie costruite negli anni dall’Istituto di credito con attori locali del mondo della scuola e della cultura in generale, per la promozione sul territorio di iniziative di taglio formativo».
Durante la prima giornata del Convegno, la Banca della Maremma ha collaborato alla realizzazione del cantiere narrativo dal titolo “Non mi vedo, non so che fare, non m’importa di voi” – promosso dalle case editrici Loescher e La Linea – mettendo a disposizione la sala consiliare “Mirto Marraccini” ed offrendo supporto logistico. L’incontro ha registrato una folta partecipazione di docenti ed operatori del mondo della formazione che, assieme a Simone Giusti e Federico Batini, hanno approfondito il tema dei giochi narrativi per la prevenzione della dispersione scolastica, sperimentando vari casi pratici. Nella seconda giornata di lavori, invece, il Gruppo di giovani soci della Banca ha promosso la realizzazione del cantiere dal titolo “Social media marketing: raccontare l’impresa”.
Il seminario ha avuto come obbiettivo quello di spiegare come la presenza aziendale sui social network possa costituire una risorsa strategica per il business ed illustrare quali siano i linguaggi più appropriati per “raccontare la propria impresa” in modo coinvolgente ed attrattivo. «Si tratta della prima di una serie di iniziative che il Gruppo giovani soci della Banca ha in programma per i mesi a venire – si legge nella nota -, incentrate sui temi dell’inserimento professionale e dell’imprenditoria giovanile. Una testimonianza concreta dell’attenzione rivolta dalla BCC verso quella fascia di popolazione – gli under 35 – che oggi più che mai si trovano in uno stato di particolare disagio, a causa della difficoltà di trovare uno sbocco professionale».