di Lorenzo Falconi
ROSELLE – Presentati al pubblico i lavori effettuati nell’area archeologica dell’antica città di Rusellae. L’intervento ha interessato il restauro del pavimento musivo della corte centrale della Domus dei Mosaici, realizzati dalla Soprintendenza per i beni Archeologici della toscana con finanziamenti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. L’investimento di 10mila euro si è reso utile per completare l’opera sul pavimento a mosaico bicromo che riveste il tablinum della Domus dei Mosaici, il grande edificio residenziale di età romana che si sviluppa nella parte meridionale del centro cittadino di Roselle. I lavori diretti da Gabriella Poggesi e Pasquino Pallecchi della Soprintendenza per i beni Archeologici della toscana, ed eseguiti da RE.AS.sas (Restauratori Associati, Roma) hanno interessato una superficie di circa 8 metri quadrati, con depositi terrosi, concrezioni carbonatiche, grandi lacune e margini interessati da distacchi e disarticolazioni delle tessere litiche.
Le operazioni di restauro hanno previsto la pulitura meccanica accurata delle superfici concrezionate, l’allettamento sullo strato di malta delle tessere disarticolate, con la loro ricollocazione nella posizione originale, oltre al ripristino dei vuoti esistenti tra le tessere con iniezioni di malta idraulica, la realizzazione di un cordolo di protezione lungo tutto il perimetro del mosaico, l’applicazione sulla superficie di un consolidante a base di silicato di etile. La fascia centrale, dove il mosaico non è conservato, è stata colmata fino al livello pavimentale mediante riporto di sabbia fine e predisposta ad accogliere un drenaggio sub-superficiale, finalizzato all’allontanamento delle acque piovane.
«Il sito archeologico di Roselle è uno dei pochi che non presenta una nuova costruzione più moderna e sovrastante la vecchia – spiega Gabriella Poggesi -. La nuova Roselle, infatti, con lo spostamento della diocesi si insediò più a valle. Questo consente di avere una grande area di scavi e di portare alla luce molte strutture appartenenti al passato. Chiaro che una volta portate alla luce, devono essere mantenute. Gli scavi archeologici sono come i figli, inutile portarne alla luce dieci se il nutrimento è sufficiente solo per tre». Il restauro del pavimento a mosaico del tablinum, la sala di rappresentanza da cui si accedeva al peristilium consente di apprezzare meglio la qualità e varietà dei rivestimenti di cui era dotata la Domus dei Mosaici. In questo caso, si tratta di un mosaico a tappeto, di carattere geometrico, costituito da piccole tessere bianche e blu scuro di pietra locale, con bel bordo perimetrale conformato a treccia fra fascia e listelli.
L’area archeologica di Roselle, dopo il restauro del pavimento musivo della corte centrale, punta su di una ulteriore valorizzazione. Gli investimenti successivi riguarderanno il progetto di illuminazione dell’area in modo da favorire le visite guidate notturno nel periodo estivo, il ripristino di 320 metri di cinta muraria classica, più un intervento di consolidamento della pavimentazione. Il 29 settembre, invece, nell’area archeologica andrà in scena lo spettacolo teatrale “Voci e luci dall’antica Roselle”, un modo per rendere ancor più fruibile la zona di grande impatto archeologico.