GROSSETO – E’ giunto nella sua fase conclusiva il progetto internazionale “Inform.Edu – Il riconoscimento e la validazione dell’apprendimento informale e non formale del Sistema dell’Istruzione”, ma non per questo è concluso. Si apre infatti una fase importante di diffusione e disseminazione dei risultati raggiunti e della metodologia attuata, attraverso la distribuzione del manuale di progetto.
“Confindustria Grosseto ha da sempre creduto fortemente in questo progetto – osserva il direttore dell’Associazione degli industriali della provincia di Grosseto, Antonio Capone –, e siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. L’apprendimento e la valorizzazione delle competenze sono centrali in un sistema formativo orientato al lifelong learning. Il nuovo scenario, guidato dai profondi cambiamenti in atto nell’economia e nella società, evidenzia proprio la centralità degli apprendimenti individuali, nelle diverse forme e sedi in cui questo avviene. Dai luoghi non formali di apprendimento, alle imprese e i luoghi di lavoro come sedi strategiche di sviluppo delle competenze alle esperienze di alternanza scuola-lavoro, è necessario sviluppare un sistema di opportunità che consenta alle persone di vedere certificate le competenze acquisite”.
La ricaduta pratica del progetto Inform.Edu è di grande valore: condividere un modello di riconoscimento delle competenze utilizzato dai soggetti che si occupano di ‘formale” (scuole, agenzie formative, ecc.) per favorire la creazione e l’utilizzo di ‘portfolio’ di competenze da parte degli adulti che si muovono tra i sistemi dell’istruzione e del lavoro. Un modello che da Grosseto si allarga ad una dimensione europea, grazie ai partners istituzionali ed internazionali”.
Il riconoscimento delle esperienze formative non scolastiche è uno degli obiettivi fondamentali della strategia Europa 2020, per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Il riconoscimento delle competenze, oltre ad offrire al singolo un’opportunità di sviluppo professionale, determina per le imprese la valorizzazione del proprio capitale umano e la possibilità di competere sempre di più nella economia della conoscenza.
Alcuni Paesi europei, come la Francia, già da diversi anni hanno una pratica consolidata nei processi di validazione delle competenze. L’Italia in questo ambito deve ancora fare molto. E’ in questo contesto che si inserisce “Inform.Edu”, che offre in modo chiaro e condiviso un modello efficace di validazione degli apprendimenti informali e non formali.
Tra le iniziative conclusive del progetto, mercoledì 11 settembre 2013, presso Confindustria Toscana, a Firenze, tavola rotonda su “Il riconoscimento delle competenze acquisite in contesti informali e non formali. Istituzioni, mondo del lavoro, volontariato si mettono a confronto sulle esperienze nazionali ed internazionali”, con la partecipazione di Jo Peeters, Steunpunt Scouting Gelderland; Ausra Giedriene, Chamber of Commerce Kaunas; Roberta Colombi, Confindustria Toscana Servizi; Riccardo Andreini, responsabile area formazione CESVOT regionale; Angiolo Falsini, consulente di orientamento; Andrea Caldelli, presidente Cesvot Grosseto; Marco Giuliani, segretario Delegazione Cesvot Grosseto.
Venerdì 13 settembre, presso il Museo Di Storia Naturale, a Grosseto, convegno finale su: “Il riconoscimento e la validazione dell’apprendimento informale e non formale esperienze, buone prassi e normative a confronto”. Interverranno: Emilio Bonifazi, Sindaco Comune di Grosseto e Leonardo Marras, presidente Provincia di Grosseto; Giovanni Mascagni, coordinatore del progetto; Jo Peeters, Steunpunt Scouting Gelderland; Ausra Giedriene, Camera di Commercio di Kaunas; Simone Giusti, Responsabile Scientifico del progetto. A conclusione del convegno tavola rotonda su “La certificazione delle competenze in Italia: norme e prospettive a confronto”, coordinato da Antonio Capone, direttore Confindustria Grosseto, con la partecipazione di Simone Giusti, Gruppo tecnico nazionale per l’Istruzione degli Adulti del MIUR; Giovanni Desco, Direzione della formazione tecnico superiore Ministero dell’Istruzione; Elisabetta Perulli, Ricercatrice ISFOL; Ivana Russiello, Sistemi Formativi Confindustria.
L’incontro è rivolto ai dirigenti e agli insegnanti della scuola e a tutti gli operatori del sistema di orientamento e formazione professionale.