GROSSETO – Il Sistri torna ad Ottobre «Non sono bastate le irregolarità e le inchieste – afferma Renzo Alessandri direttore della Cna –, il presunto pagamento di tangenti, la discutibile gestione degli appalti e le proteste del mondo imprenditoriale a decretare la fine del Sistri e a ottenere un sistema di tracciabilità condiviso, efficiente e alla portata delle imprese. Il ministro Orlando, infatti, non “se l’è sentita” di procedere ad un nuovo rinvio».
«A questo punto, per il Sistri, si prefigura una doppia partenza – prosegue Alessandri -: il prossimo 1 ottobre esordiranno gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale e quelle che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio o intermediazione di rifiuti pericolosi; i produttori iniziali di rifiuti pericolosi partiranno invece dal 3 marzo 2014 (ma solo nel caso in cui siano rese operative le semplificazioni previste dal Governo e concordate con la società affidataria del Sistri). Se ciò non dovesse avvenire è già ipotizzata una ulteriore proroga di sei mesi».
«Con l’approvazione del decreto sono state introdotte misure semplificative che a nostro avviso semplificano ben poco – puntualizza Alessandri -. Viene ridotta la platea di soggetti che partiranno dal primo ottobre. In maremma, delle quasi 20 mila interessate, solo un paio di centinaia saranno chiamate a rispettare la prima scadenza. Le procedure informatiche e i complessi aspetti procedurali che caratterizzavano il sistema non solo risultano invariati, ma addirittura privi delle semplificazioni proposte e riproposte, nel corso degli anni, da parte delle imprese.Tutti coloro che sono interessati alla scadenza del primo ottobre (trasportatori, smaltitori/recuperatori, intermediari di rifiuti pericolosi) dovranno quindi procedere al riallineamento dei dati comunicati precedentemente al Sistri, verificare i funzionamenti dei dispositivi informatici e prendere confidenza con il “nuovo” sistema. In tal senso, tutti i soggetti interessati, sono invitati a contattare l’ufficio Ambiente dell’Associazione per ricevere le indicazioni del caso.