GROSSETO – Si sono conclusi i campionati mondiali di aeromodellismo jet che si sono svolti sulla base militare di Meiringen in Svizzera. La nazionale italiana era composta dal pilota grossetano Francesco Corridori e da Luigi Arnaboldi e Gianluca Demarchi nella categoria 20 chilogrammi e da Federico Rosina, Alessandro Rosina e Luca Pieroni per la categoria dei 13,5 chilogrammi. Nella splendida cornice svizzera è stato però il freddo a farla da padrone con giornate di vento alternate ad altre con la totale assenza di turbolenze che hanno alla fine condizionato in maniera determinante la classifica finale.
Il pluripremiato pilota di casa nostra, Francesco Corridori, iscritto al GAM di Groseto, è risultato 9° assoluto dopo il primo volo, scendendo però al 12° dopo la seconda prova condizionata proprio da un forte vento che durante la pausa pranzo si era alzato e che non gli ha permesso di effettuare un volo alla sua portata. Francesco si è fatto valere però nel terzo volo con una splendida prova che gli è valsa il sesto miglior piazzamento grazie al quale al termine della competizione lo ha visto conquistare la undicesima posizione, piazzamento più che onorevole visto sia il numero dei piloti in gara (oltre 70) che la la presenza di campioni di livello mondiale. I migliori piazzamenti degli italiani sono stati quelli, oltre a Corridori, di Luigi Arnaboldi (14°) e Federico Rosina (4° nella 13,5 chilogrammi). Squalificato invece Gianluca De Marchi.
Alla fine l’Italia ha conquistato una meritatissima medaglia di bronzo dietro a Germania e Svizzera; quarti Stati Uniti e a seguire la Russia. «Sono soddisfattissimo del mio mondiale – ci dice al rientro a Grosseto Francesco Corridori (che in questa esperienza è stato coadiuvato dal padre Graziano) e vado orgoglioso di aver quasi centrato il mio obiettivo di entrare tra i migliori dieci piloti di aeromodelli a propulsione jet al mondo. Il risultato è ancora più importante per me – dice Corridori – in quanto arriva grazie solo al nostro impegno sia di tempo che economico senza essere stati supportati da nessuno. Eravamo l’unica nazione a non essere sponsorizzata, molto probabilmente anche questo incide sulle classifiche finali»
Francesco Corridori, comunque, ha ancora l’emozione negli occhi: «E’ stata un’esperienza fantastica, sfilare davanti a migliaia di persone durante la cerimonia di apertura vestendo la maglia della Nazionale, sentire l’Inno e innalzare la nostra bandiera alle nostre spalle. La medaglia di bronzo vale come un oro e salire su un podio mondiale ed essere premiati è un emozione che non si può descrivere».