GROSSETO – È un percorso inverso quello del libro Zona d’ombra, scritto dal giornalista maremmano Rioccardo Bruni. Un percorso inverso perché, a differenza della maggior parete delle pubblicazione che una volta stampate conoscono anche la versione web, in questo caso è stato proprio il successo come e-book che ha portato la Edizioni Anordest a fare di questo successo di Amazon un libro di carta. Domani il libro uscirà in libreria e lunedi sarà presentato al Kiosk sulle mura medicee a Grosseto alle 21.30.
TRAMA – Fabrizio Baraldi è un giornalista. Viene assunto dalla società di un noto personaggio televisivo per raccogliere materiale sulla vita del leader del Fronte Nazionalista del Triveneto, Luciano Zerman, morto in un incidente stradale. Lo scopo della ricerca è una biografia commissionata da un editore che ha stretti legami con il Governo. Baraldi parte per il Veneto e inizia a ricostruire la vita di Zerman, iniziando dal materiale conservato nella sede centrale del partito, a Belluno. Ma un biglietto ritrovato per caso imprime alla sua ricerca una svolta inattesa. E molto pericolosa. C’è qualcosa di poco chiaro nell’incidente in cui Zerman ha perso la vita insieme al suo collaboratore Elvio Masi. Qualcosa che porta il giornalista a incrociare un’altra storia, quella della Divisione. Un’organizzazione di intelligence fondata alla fine della seconda guerra mondiale dal maresciallo delle SS Karl Hass, che ha reclutato un gruppo di militari di cui fanno parte il tedesco Rudolf Baumann e l’italiano Vittorio Monterchi. Collegata alla Cia, la Divisione ha lavorato nell’ombra durante tutta l’era repubblicana contribuendo a manovrare l’opinione pubblica, indirizzandone le scelte per garantire una serie di interessi privati arrivati in Italia con il Piano Marshall. Tra noir e romanzo storico, Zona d’ombra ricostruisce la storia non ufficiale di una democrazia limitata, nella quale ogni volta che si è avvicinato un cambiamento è avvenuto qualcosa che lo ha rimandato. Un noir i cui protagonisti sono gruppi eversivi, uomini politici, servizi segreti, mercenari e giornalisti.
Riccardo Bruni: giornalista, ha collaborato con webzine, riviste, uffici stampa, l’Agenzia Ansa e oggi scrive per il quotidiano La Nazione. Con il romanzo “Nessun Dolore” è stato selezionato alla prima edizione del torneo letterario IoScrittore (Gruppo Mauri Spagnol), con il racconto “L’uomo con la pistola” è stato inserito in Youcrime, il progetto di co-publishing ideato da Rizzoli Lab. Sul suo blog Tannhauser (su www.riccardobruni.com) racconta i suoi progetti editoriali e scrive di film, libri, musica e nuovi media.