GROSSETO – Il comune pensa alla cassa e mette in vendita alcuni dei “giioielli” di famiglia. Dopo il passo falso del 7 agosto con il consiglio comunale che è saltato per mancanza del numero legale e le conseguenti fibrillazioni di maggioranza, nella seduta di oggi l’amministrazione Bonifazi incassa il disco verde sulla vendita delle azioni per la gestione delle Farmacie comunale riunite spa e della titolatirà del punto vendita di via Civitella.
«Abbiamo affidato – ha detto il sindaco Emilio Bonifazi – al ragionier Andrea Bambini una perizia di stima del valore economico della società, valutata in 12milioni, 390milae267euro al 31 dicembre 2012. Con l’approvazione di questo atto il Comune di Grosseto dà dunque avvio al bando pubblico unico per individuare i soggetti interessati all’acquisizione della gestione delle cinque farmacie urbane e del dispensario farmaceutico nella frazione di Batignano. Una scelta non facile – ha spiegato il Sindaco – ma che risponde all’esigenza di reperire risorse finanziarie attraverso una cessione ormai obbligata».
Il Comune attualmente detiene il 50,615% delle quote, Codifarma il 49% e il Comune di Scansano lo 0,385%. Tutte quote che saranno oggetto di una procedura unica. Nell’ambito degli accordi, il socio Codifarma incasserà il 49% di quanto si realizzerà dalla cessione dell’intero capitale sociale, diminuito però di 500mila euro che saranno riconosciuti al Comune di Grosseto come premio di maggioranza, e per la proroga del contratto di servizio fino al 20 gennaio 2063.
Quanto ai rapporti di lavoro, la delibera prevede che il soggetto che acquisirà le quote subentrerà in tutti i rapporti di lavoro attualmente in essere con le Farmacie Comunali Riunite e viene prevista una clausola sociale di tutela dei lavoratori dipendenti dell’azienda.
Per quanto riguarda invece la famracia comunale di via Civitella, come previsto nella delibera approvata, il valore di vendita sarà di 825 mila euro.
In aula non sono mancati momenti di tensione tra le forze politiche e un dibattito acceso tra maggioranza e opposizione. Dai banchi della minoranza diverse le contestazioni: tra queste anche quelle legate ala valutazione econimica dell’operazione che avrebbe potuto portare più soldi nelle casse comunali come ha messo in evidenza più volte il consigliere Luigi Colomba.