RISPESCIA – «La bellezza è un’opinione per l’arte e non una condizione necessaria. Ma la bellezza non è un’opinione per la vita». Parte dalla frase di Arthur Danto, critico d’arte e filosofo, la mostra “Un’idea di bellezza” curata da Mauro Papa, direttore Cedav di Fondazione Grosseto Cultura, all’interno di Festambiente. Sette giovani artisti hanno indagato percorsi formali eterogenei ma uniti da un fine comune: contrastare l’anestesia indotta dai messaggi visuali più pervasivi e omologati per suggerire e sostenere una nuova e vitale idea di bellezza. Un’idea che non si fermi alla superficie patinata delle cose ma, fornendo molteplici e originali registri di lettura, sia in grado di approfondirne le implicazioni simboliche e le suggestioni spirituali. E proprio per questo i visitatori hanno visitato e apprezzato la mostra durante i dieci giorni di festa.
«La bellezza è il filo conduttore che ha unito – afferma Angelo Gentili (nella foto sopra), coordinatore nazionale di Festambiente e della segreteria nazionale di Legambiente – la XXVesima edizione del nostro festival alla ricerca di riscatto e di rilancio non solo per l’economia del nostro paese ma anche per i giovani, sempre più in difficoltà. La bellezza, da questo punto di vista, è il prodotto culturale di una convenzione sociale che gratifica e rassicura, ed è quindi necessaria per vivere la vita di tutti i giorni. La nuova idea di bellezza deve quindi far riflettere e colpire le coscienze. E proprio per questo, con grande entusiasmo, abbiamo ospitato a Festambiente questa mostra di artisti grossetani».
Lo sanno bene gli artisti (Natalia Cellini, Oscar Corsetti, Luca Grechi, Michele Guidarini, Francesco Minucci, Lapo Simeoni, Giuseppe Zanoni) che hanno esposto in questa mostra, consapevoli che la bellezza è “un’opzione per l’arte ma non per la vita”. In queste opere, a primo impatto, qualcosa attira e seduce (la bella composizione, i colori vivaci, il bel corpo, il bel gesto, il bel fiore). Un altro artista che maremmano che si è messo in mostra a Festambiente è Francesco Romano. Eco-design e Recyclart sono le due parole chiave della sua avventura creativa. Le sue opere sono riciclo creativo di vecchi oggetti abbandonati che acquistano nuovi significati, sono legni recuperati al mare o in ambienti naturali che diventano luce, complementi d’arredo, opere d’arte.