SANTA FIORA – Simone Cristicchi torna al Festival Internazionale Santa Fiora in Musica. Domani, martedì 20 agosto, presso l’auditorium la Peschiera di Santa Fiora Cristicchi si esibisce con il Coro dei Minatori di Santa Fiora. Cristicchi nel 2008 si avvicina al mondo della musica popolare grazie all’incontro con Ambrogio Sparagna, importante etnomusicologo di fama internazionale, il quale spinge Cristicchi a scoprire questo mondo underground delle miniere amiatine. La curiosità artistica di Cristicchi lo porta sempre oltre e quindi affascinato da questo mondo buio, decide di intraprendere un percorso artistico e nasce così il tour “Canti di vino, amore ed anarchia” che vede la stimolante collaborazione con il Coro dei Minatori di Santa Fiora. 14 elementi del Coro dei Minatori di Santa Fiora, un gruppo di età compresa tra i 19 e gli 80 anni.
Il Coro dei Minatori è un gruppo di musica popolare che ripropone il vasto e originale repertorio di canzoni tradizionali locali. Canzoni tramandate proprio dai minatori santafioresi, che erano soliti interpretarle nelle occasioni di festa e di lotta, nelle osterie o nelle piazze del paese: lì dove il canto diventa gioia e condivisione.
Così parte questo progetto – spettacolo, un deragliamento artistico che ha sicuramente portato sotto i grandi riflettori nazionali il Coro dei Minatori di Santa Fiora, spostandoli nelle maggiori piazze italiane e nei più importanti palcoscenici nazionali, da Sanremo nel 2010 al concertone del Primo Maggio e al tempo stesso ha permesso a Cristicchi, allora fresco del successo artistico ottenuto a Sanremo con “Ti regalerò una rosa”, di rimanere con i piedi a terra e di affrontare un’importante sfida sia artistica che personale, solcare le tortuose strade dei temi attuali come il precariato e le morti bianche, immergendosi nelle gallerie del passato scavando nella memoria e riportando alla luce preziose storie e meravigliose canzoni di una tradizione che non deve andare persa.
Per la prossima stagione il cantautore porterà in tour lo spettacolo “Mio nonno è morto in guerra”. Cristicchi darà vita a 14 sedie, accatastate in scena, che racconteranno 14 storie di eroi quotidiani che hanno attraversato o sono stati attraversati da un terremoto della Storia: la seconda guerra mondiale.