GROSSETO – Life BioRUrbLand è un progetto finalizzato alla diffusione della conoscenza sulla biodiversità delle aree agricole ad elevata naturalità nei territori di Grosseto e Siena. Promosso dalla Provincia di Grosseto, in qualità di capofila, è in partnership con la Provincia di Siena, l’Associazione Nazionale Città del Vino, Slow Food e l’Università degli Studi di Siena. BioRUrbLand (Biodiversità e Paesaggio Rurale e Urbano) è l’acronimo del Progetto “Aumento della conoscenza riguardo la perdita di biodiversità nei paesaggi storici rurali e urbani della Toscana” presentato nell’ambito del programma LIFE 2013, lo strumento finanziario di sostegno alla politica ambientale comunitaria creato con lo scopo di cofinanziare interventi di conservazione della natura e in altri settori ambientali.
Il progetto, attraverso una serie di campagne di sensibilizzazione e di comunicazione rivolte agli operatori del settore agricolo, alle pubbliche amministrazioni, agli studenti, ai cittadini e ai turisti, intende accrescere la conoscenza sul valore e sui benefici derivanti dalla conservazione del paesaggio storico, dal recupero di varietà tradizionali e tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale e dal ripristino di habitat naturali. L’assunto da cui parte BioRUrbLand, infatti, è quello che il tessuto paesistico della Toscana e, in particolare dei territori compresi fra le province di Grosseto e di Siena, ha mantenuto un elevato grado di biodiversità malgrado l’avvento dell’agricoltura meccanizzata che ha comportato la diffusione di agro-ecosistemi altamente produttivi rispetto alle richieste del mercato globale ma fragili dal punto di vista ecologico, ad alto impatto ambientale e con produzioni a scarsa valenza identitaria.
«Senza il coinvolgimento diretto degli agricoltori nella conservazione degli habitat e delle specie della rete ecologica non si può presumere di avere successo. Né si può pensare di promuovere la conservazione di servizi ecosistemici semplicemente facendo appello al senso etico degli operatori rurali – afferma Enzo Rossi, Assessore all’agricoltura della Provincia di Grosseto -. Occorre pensare al riconoscimento di incentivi economici per quei produttori che decideranno di reintrodurre varietà endemiche a rischio di estinzione e sistemi colturali di matrice storica prediligendo la filiera corta quale modello di distribuzione semplice ed efficace per i prodotti locali».
È stata anche pensata un’applicazione multipiattaforma che consente di navigare all’interno dei “Percorsi Virtuali della Biodiversità”, e che fornirà una modalità innovativa di visita. L’applicazione fornirà al visitatore un itinerario dinamico di visita basato sugli interessi dello specifico utente e sulla sua posizione all’interno dell’area del progetto. I percorsi proposti, quindi, non saranno mai gli stessi, ma varieranno per ogni singolo utente, anche a diversi istanti temporali. Il costo complessivo del progetto è di 2.058.135 euro. La durata è di 4 anni e l’inizio, in caso di finanziamento, è previsto nel settembre 2014.
Info: www.terredelvino.net