di Lorenzo Falconi
RISPESCIA – E’ chiamato pesce povero, ma in realtà è ricchissimo di sapore e dal punto di vista nutrizionale. Per questo motivo sabato 14 settembre si svolgerà la prima edizione della Marcialonga, l’evento organizzato dalla Provincia di Grosseto e Federcoopesca per accendere i riflettori sulla necessità di rendere il settore ittico più sostenibile. Si tratta di una passeggiata enogastronomica da Grosseto a Marina di Grosseto per far conoscere e incentivare il consumo del cosiddetto “pesce povero”, quello meno richiesto, pescato nei nostri mari, usato per i piatti tipici del posto in cui viene pescato.
«Questa manifestazione è nata con l’intento di contribuire ad aumentare il consumo del pesce che peschiamo nei nostri mari – precisa Angelo Gentili della Segreteria nazionale di Legambiente –. Alici, sgombri, palamita, sono ingredienti base di molte ricette tipiche dei nostri luoghi ma spesso quasi sconosciute ai più. Farle conoscere significa anche incentivare una pesca più sostenibile, non solo per la tutela delle risorse marine, ma perché può essere un’opportunità di crescita economica anche per molti altri settori».
La Marcialonga prevista per sabato 14 settembre 2013 partirà dal parco del velodromo di Via Giotto a Grosseto. Al momento dell’iscrizione, che potrà essere fatta presso gli stand allestiti al velodromo, sarà consegnato ai partecipanti un tagliando che dovranno riconsegnare all’arrivo per poter usufruire di una degustazione gratuita e ricevere un gadget. Si potranno anche visitare gli stand allestiti per l’occasione compresa un’area con gli attrezzi da pesca, dove i pescatori spiegheranno l’utilizzo degli stessi e le diverse tecniche di pesca compresa la pulizia e lo sfilettamento del prodotto ittico a dimostrazione della semplicità di preparazione dello stesso. «I pescatori sono cresciuti e hanno iniziato a recepire il messaggio – osserva Massimo Guerrieri di Federcoopesca -, ora siamo consapevoli che si possono ottenere dei vantaggi economici rispettando l’ambiente. Lo dimostra il fatto che siamo stati presi in considerazione quando sono state fatte delle scelte di settore, che resta in crisi, ma che punta sul pescato locale per un rilancio, attraverso il coinvolgimento di ristoratori, venditori e ovviamente consumatori di pesce».