di Daniele Reali
GAVORRANO – Dopo Tricarico anche Maddaloni e Marcianise. Sono almeno quattro i comuni che rientrano in quello che è stato definito il “caso Gavorrano” e che riguarda oltre al comune minerario anche questi altri tre comuni italiani. E se per Tricarico, piccolo comune in provincia di Matera, il Tar della Basilicata si è già espresso, dichiarando infondato il ricorso contro la lista che ha vinto le elezioni per le presunte irregolarità nell’autenticazione delle firme, per Gavorrano, Maddaloni e Marcianise ci sarà ancora da aspettare.
In tutti e quattro i comuni le liste di opposizione hanno presentato ricorso al Tar contro i sindaci eletti perché la lista che ha poi vinto la competizione elettorale aveva le firme, necessarie per partecipare alle elezioni, autenticate da un consigliere provinciale o da un assessore provinciale. Procedura che era stata contestata nel comune di Salsomaggiore in provincia di Parma nel maggio scorso e dichiarata poi irregolare da una sentenza del Consiglio di Stato. Il Tar della Basilicata, nella sentenza del 1 agosto, ha “rigettato” l’impostazione che era stata affermata dalla quinta sezione del Consiglio di Stato l’8 maggio scorso, dichiarando troppo restrittivi i limiti imposti rispetto alla competenza del consigliere provinciale. In altre parole per il Tar della Basilicata il consigliere o l’assessore provinciale possono autenticare le firme nei comuni della provincia in cui sono eletti.
Per Gavorrano, il prossimo comune sul quale si esprimerà il Tribunale amministrativo, questa volta della Toscana, l’udienza è stata fissata a Firenze per il 26 di settembre. A fine estate si conoscerà dunque l’esito del ricorso che è stato presentato contro la lista Iacomelli da Massimo Borghi e dai candidati della sua lista.
Per gli altri due comuni, entrambi in provincia di Caserta, il Tar della Campania si esprimerà a dicembre. L’udienza per Maddaloni è stata fissata il 5 dicembre, mentre per quello di Marcianise il 19. Tra l’estate e il Natale si chiuderà quindi la “partita delle firme” e sapremo così quali sono stati gli orientamenti dei Trubunali regionali di Basilicata, Toscana e Campania.