SCARLINO – Potrebbe essere «il malfunzionamento di uno degli impianti di depurazione degli impianti industriali dell’area del Casone» la causa della moria di pesci di questa mattina al Puntone. Lo afferma l’assessore provinciale all’ambniente Patrizia Siveri che esclude che la causa sia l’impianto di Scarlino Energia. «Nella primissima mattinata di oggi – spiega Siveri – il sindaco di Scarlino mi ha informato che si era verificata una moria di pesci lungo il canale “Solmine”, dopodiché ho immediatamente allertato l’Arpat che ha subito effettuato i sopralluoghi in loco, oltre ai consueti prelievi di campioni delle acque e dei pesci morti, mentre la polizia provinciale sin da subito aveva presidiato l’area. Come prevede il protocollo, la polizia provinciale ha poi formalmente consegnato i campioni al laboratorio di Arpat».
«Nei giorni scorsi si era verificato un episodio simile, poi ricondotto a un malfunzionamento del depuratore civile di Follonica – prosegue Siveri -. In questo caso, da una prima valutazione il fenomeno della moria di pesce sembra doversi far risalire al cattivo funzionamento di uno degli impianti di depurazione degli impianti industriali dell’area del Casone. Da escludere che si tratti dei reflui di depurazione di Scarlino Energia, dal momento che le prove di combustione iniziate nelle prime ore della giornata di oggi non hanno ancora prodotto reflui processati dal sistema di depurazione. Nei prossimi giorni, accertato il motivo della moria dei pesci e la provenienza delle sostanze nocive, ne daremo tempestiva informazione».