ROCCALBEGNA – Gli operatori dell’Asl di Grosseto stanno controllando la zona dove si sono accampati gli 80 scout per capire quale sia stata la causa di questa infestazione fuori stagione e stabilire, se ce ne fosse bisogno, una bonifica della zona. Dalle prime analisi sembra che le zecche fossero ancora allo stadio larvale, e dunque c’era appena stata la schiusa.
Intanto, dopo l’ok del sindaco di Roccalbegna e dei medici i ragazzi hanno potuto lasciare la struttura di ricovero dove erano stati medicati e controllati e ritornare a casa, a Roma, con la raccomandazione da parte dei sanitari, di farsi visitare dai propri medici di famiglia una volta a casa, e di bonificare tutto il materiale personale, che è stato chiuso e sigillato per evitare contaminazioni (nella foto zaini e sacchi a pelo).
«Possiamo solo ringraziare la forte collaborazione tra 118, Asl 9 e Croce Rossa – spiegano per la Cri Emilio Gualtieri ed Andrea La Ganga del Comitato Provinciale di Grosseto – per aver messo in moto la macchina dei soccorsi in modo rapidissimo. Scongiurando così situazioni ben più gravi, ricordando tutto come una serata sfortunata. Nel corso della notte dell’intervento è andato sul posto anche il presidente provinciale Hubert Corsi che è rimasto a Roccalbegna fino all’alba. Un ringraziamento sentito anche alla popolazione di Roccalbegna per il calore e la collaborazione che hanno dato a questi ragazzi».