SCARLINO – Il Biplano Club Italia ha promosso la rievocazione della Milano-Roma in aereo nell’anno del centenario. Negli scatti fotografici di Gabriele Pisicchio, vi proponiamo il passaggio dei biplani, visto che durante il tragitto sono atterrati nella aviosuperfice di Scarlino. I piloti protagonisti di questa rivisitazione storica, durante la sosta notturna, hanno dormito con le tende, sotto le ali dei loro aerei, come fecero a suo tempo i protagonisti del viaggio sulla tratta Milano Roma.
Frutto e conclusione della forte passione per il volo del N.H. Luigi Origoni vicepresidente della Società Italiana Aviazione ed il Cav. Arturo Mercanti della Gazzetta dello Sport e segretario del Touring, fu il seguente appello pubblicato sulla Gazzetta dello Sport del 23 febbraio del 1913: la “Milano – Roma in aeroplano indetta dalla S.I.A. e dalla Gazzetta dello Sport”. Questa prova di navigazione aerea è riservata ai soli velivoli italiani costruiti in Italia. Questo importante vincolo è figlio della ferma volontà di Origoni e Mercanti di voler dare ali italiane all’Italia dato che da oriente, settentrione ed occidente i velivoli di case straniere volavano verso il nostro Paese annunciando il progetto di andare a Roma per le vie dell’aria. Alto ideale turistico? Forse, ma più probabilmente per ben più terreni scopi commerciali. In quei anni l’Italia aveva urgente necessità di aeroplani e la migliore località per esporre questa “merce” era il cielo, il miglior modo per dimostrare che potevano volare era… farli volare! I due N.H. s’interrogarono sul perché la loro amata Italia dovesse rimanere in disparte in questa gara turistico-commerciale. La risposta che diedero ai loro interrogativi fu l’offrire una possibilità all’ingegno ed alla industria italiana di affermarsi: La prima Milano-Roma in aeroplano.
Questo appello tanto seducente quanto improvviso, commosse sensibilmente l’Ing. Caproni ed i suoi collaboratori. Non ci scordiamo che i velivoli Caproni avevano già conquistato diversi Record come quello: italiano di durata e mondiale di velocità per motori con meno di 40 HP (12 gennaio 1912); Record Italiano di velocità (13 febbraio 1912); Record italiano d’altezza e velocità (14 febbraio 1912); Record mondiale di velocità e italiano di durata (20 marzo 1912); Record italiano di durata con passeggero (11 giugno 1912); Record mondiale di velocità con passeggero a bordo (24 gennaio 1913); Record mondiale di ascensione a 1000 metri con passeggero (24 gennaio 1913). Ora però si presentava l’esigenza di un affermazione in… “cielo aperto, un volo che obbligasse migliaia e migliaia di italiani a guardare in su, e far loro sapere che quell’aquila che ardita volava verso nubi non era partita né dalla Francia, né dalla Svizzera, né dall’Austria, non era un’aquila straniera, ma era un’aquila nata ed allevata in Italia”.
In breve il Volo Milano-Roma ha inizio precisamente alle ore 07:10 e 27’ del 26 febbraio del 1913 dal campo di Taliedo (MI) quando il Caproni “Milano II” decolla con prua rivolta su Pisa per la prima tappa di questo volo così importante, purtroppo la seconda tappa Pisa-Roma non incontrò i favori del meteo ed il pilota fu costretto a numerosi atterraggi di fortuna ma alle 07:57 del 03 marzo il Caproni atterrò dolcemente nella piazza d’armi vecchia in Monte Mario. Il Raid era compiuto ma non nei tempi previsti a causa delle condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato la tratta Pisa – Roma ma questo ha poca importanza per gli organizzatori che nell’articolo della Gazzetta dello Sport del 03 marzo 1913 scrivono “stiamo per dire, per quanto assurdo possa sembrare, che questo viaggio, a sbalzi, ha più volte provato l’avvento sicuro dell’aeroplano come mezzo di comunicazione, che se fosse continuato fino a Roma, nel favore del cielo, il superbo record Milano-Pisa”. A distanza di cento anni, il Biplano Club Italia ha ripetuto la grande impresa.
(per ingrandire cliccare sulle foto)
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