GROSSETO – «Assessori e consiglieri comunali, come previsto dal testo unico degli enti locali, parlano con gli atti di amministrazione e non fanno assemblee dell’ultimo minuto». Fabrizio Rossi, capogruppo in consiglio comunale a Grosseto di Fratelli d’Italia torna a parlare delle aree Peep. «Da quando ho sollevato la questione aree PEEP nell’ottobre 2012 ho presentato ben tre mozioni, ognuna delle quali presentava tre soluzioni diverse per rivedere la deliberazione scellerata della giunta comunale Bonifazi – Borghi».
«Nella prima – ricorda Rossi – chiedevo la revoca della delibera, ma il sindaco mi chiese di ritirarla per attendere un parere della Corte dei Conti; nella seconda, dopo l’inammissibilità del quesito presentato dal Comune alla Corte dei Conti, chiedevo la sospensione della delibera e la cancellazione della retroattività della stessa, ma anche in quel caso la maggioranza bocciò la mozione; nella terza chiedevo la sospensione e/o la revoca della delibera incriminata e di aprire una “finestra” sino al 31.12.2013 per coloro che volevano riscattare con i vecchi parametri e anche per coloro che non avevano presentato domanda, ma la maggioranza riteneva di non modificare niente e lasciare tutto così come era, anche se la proposta era ripresa da una loro mozione già approvata».
«Il risultato? L’amministrazione ha fatto solo una decina di contratti con i nuovi parametri triplicati a fronte di centinaia di domande – prosegue Rossi -, con evidente danno alle casse comunali, sempre più vuote e, in questo modo, ha violato una pronuncia a sezione unite della Corte dei Conti che statuiva due principi: equità nel determinare il nuovo corrispettivo con il precedente, facilitare l’accesso del cittadino titolare del diritto di superficie al riscatto della proprietà del terreno. Mi domando il PD, tutta la maggioranza di centrosinistra ma in particolare l’assessore presente giovedì sera, si accorgono solo adesso, a distanza di un anno e dopo aver fatto una assemblea affollata, che la questione non riguarda poche persone ma centinaia di famiglie? Con quale coraggio si presentano ai cittadini titolari del diritto di riscatto del terreno in aree Peep, a parlare “seriamente” della questione dopo aver bocciato con atti amministrativi le soluzioni proposte nelle opportune sedi istituzionali di rappresentanza dei grossetani?»