GROSSETO – Prime condanne per il naufragio della Costa Concordia. Il Gup Pietro Molino ha infatti confermato tutti i patteggiamenti richiesti da Ciro Ambrosio, Silvia Coronica, Jacob Rusli Bin, Roberto Ferrarini e Manrico Giampedroni: per tutti loro l’accusa era di omicidio plurimo colposo e lesioni colpose per la morte di 32 persone. La condanna più alta patteggiata per il disastro della Costa Concordia è per il capo dell’Unità di crisi di Costa Crociere, Roberto Ferrarini, a 2 anni e 10 mesi. L’hotel director della Costa Concordia Manrico Giampedroni ha patteggiato 2 anni e 6 mesi. L’ufficiale in plancia Ciro Ambrosio ha avuto 1 anno e 11 mesi, l’altro ufficiale Silvia Coronica 1 anno e 6 mesi, il timoniere Jacob Rusli Bin 1 anno e 8 mesi.
«Con queste prime condanne non ci sono più dubbi sulle gravi responsabilità di Schettino – afferma il procuratore Francesco Verusio -. Le condanne di oggi partivano da pene molto più alte e poi sono state graduate in base al diverso contributo causale dato all’incidente da questi co-indagati. Il gup ha confermato la bontà del nostro impianto accusatorio, Schettino era il responsabile della nave e di quello che successe a bordo, gli altri hanno delle responsabilità minimali».
«Queste condanne sono il primo passo ufficiale dell’accertamento della verità. Si avvicina il momento quindi dei risarcimenti che spettano alla popolazione dell’Isola del Giglio per tutto quello che ha passato». Lo ha detto Alessandro Maria Lecci, legale del Comune di Isola del Giglio. Meno soddisfatti gli avvocati di parte civile che parlano di «una giustizia vergognosa, sono pene da abuso edilizio, non da omicidio» ha commentato l’avvocato Massimiliano Gabrielli, del pool Giustizia per la Concordia. «Ce lo aspettavamo ma sono patteggiamenti ingiusti – ha detto l’avvocato di parte civile Daniele Bocciolini – C’e’ un’evidente disparità di trattamento tra questi e Schettino, il processo è monco, non è normale che Schettino sia l’unico colpevole e che 3 patteggiamenti siano sotto i 2 anni». Mentre l’avvocato di Sos Concordia, Pierpaolo Lucchese, ha annunciato un ricorso in Cassazione rispetto ai risarcimenti dei danni.