FOLLONICA – Una nostra lettrice ha scritto alcuni giorni fa alla nostra redazione per lamentare di sentirsi discriminata in quanto disabile. Questa è la sua lettera: «Vi scrivo per raccontare una brutta esperienza subita come disabile – afferma Barbara, la nostra lettrice -. Non credevo che ancora nel 2013 ci fossero ghettizazioni nei confronti degli invalidi. Spiego brevemente l’accaduto. Come ben ormai sanno tutti, il 7 agosto ci sarà a Follonica lo spettacolo di Enrico Brignano al campo sportivo. Volevo vedere questo spettacolo, come ho fatto in altre occasioni, l’ultima ad esempio a Grosseto allo spettacolo di Panariello, in compagnia di un gruppo di amici, ma è stato detto che non era possibile».
«La motivazione è la seguente: sarà creata una zona vicino al palco chiamata “Spazio H” dove verranno messi i disabili ed un loro accompagnatore. Quindi nel mio caso avrei dovuto stare in disparte con uno del mio gruppo e dividerci dagli altri – prosegue Barbara -. Alla mia richiesta di posizionarmi con la mia sedia a rotelle nel corridoio adiacente alla fila che avrebbero occupato i miei amici mi è stato detto che non era possibile per motivi di sicurezza. Allora perchè non togliere una sedia dalle file e lasciare spazio alle sedie a rotelle? Perchè io disabile devo essere messa nell’angolino e non posso stare come tutti in compagnia di amici a godermi uno spettacolo? La sicurezza è importante non c’è dubbio, ci sono delle leggi ben precise, ma allora perchè prima d’ora non mi era mai capitato questo tipo di trattamento ed è certo che di spettacoli ne ho visti. Inutile dare il vantaggio economico di non far pagare il biglietto all’accompagnatore, preferisco pagarlo e scegliermi come tutti la fila dove vedermi lo spettacolo. La conclusione di tutto questo è che nessuno ha acquistato i biglietti, ne io ne i miei amici. Ditemi voi se questo è civile o corretto in una società in cui si parla tanto di integrazione».