GROSSETO – Un anno e sei mesi: sono due le condanne per la morte di Massimo Guidarini, 44 anni, l’operaio che morì la notte di pasqua del 2007, tra l’8 e il 9 di aprile, schiacciato da un carrello nella fornace di san martino, alle porte di Grosseto. Il compito di Guidarini era quello di sorvegliare il ciclo continuo della cottura dei mattoni quando uno dei carrelli in movimento lo travolse. L’uomo stava lavorando da solo nello stabilimento, a trovare il corpo ormai senza vita fu un collega, che abitava poco distante, e che continuava a sentir suonare l’allarme.
Il giudice Giovanni Puliatti ha condannato a un anno il legale rappresentante della ditta e a sei mesi il tecnico della sicurezza e della prevenzione dell’azienda. Prosciolto il direttore dello stabilimento per non aver commesso il fatto.