GROSSETO – Sequestri per oltre 26 milioni di euro, otto truffatori e falsi poveri, 26 evasori totali, 1.600 controlli su scontrini il 19% dei quali risultati irregolari, beni sequestrati alla criminalità per 2,7 milioni di euro, 59 persone denunciate per corruzione ai danni della pubblica amministrazione. Il 239esimo anniversario della Guardia di finanza è stato l’occasione per un bilancio dell’attività degli ultimi cinque mesi.
Nei primi 5 mesi del 2013, accanto alle verifiche fiscali ed al contrasto all’economia sommersa, sono proseguiti i piani di controllo nei confronti dell’evasione fiscale internazionale, di quei professionisti le cui posizioni sono ritenute particolarmente pericolose nonché di coloro che pongono in essere condotte evasive complesse ed insidiose per ingannare il fisco.
Sono stati denunciati 34 responsabili di frodi e reati fiscali, per aver utilizzato o emesso fatture false (7 casi), per non aver versato l’IVA e le ritenute fiscali (1 caso), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (6 casi), per aver presentato una dichiarazione infedele o fraudolenta (15 casi) o per aver distrutto/occultato la contabilità (5 casi). Altre denunce all’autorità giudiziaria sono scattate per aver presentato dichiarazioni fraudolente o infedeli con superamento dei limiti penalmente rilevanti.
Sono stati, inoltre, scoperti 26 evasori totali, soggetti economici che non hanno presentato alcuna dichiarazione dei redditi. I controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali sono stati 1.600 ed il 19% è risultato irregolare. L’azione contro i patrimoni illecitamente accumulati ha portato alla proposta all’Autorità Giudiziaria di sequestri per 26,5 milioni di euro, oltreché nelle adesioni spontanee dei contribuenti ai rilievi mossi dai Reparti del Corpo, pari a 50.000 euro sottratti al Fisco.
La Finanza ha anche intensificato la lotta agli sprechi ai danni dei bilanci pubblici come ad esempio le truffe a danno degli enti previdenziali ed assistenziali o le truffe perpetrate per accedere alle prestazioni sociali agevolate, nell’ottica di innalzare il livello di compliance dei cittadini e garantire che le risorse, stanziate mediante molteplici forme di assistenza, vadano a sostegno delle situazioni di effettivo e maggiore disagio sociale. Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica grossetana 8 responsabili di frodi per complessivi 22.000 euro, tra cui 2 truffatori che hanno ottenuto indebitamente assegni sociali o benefici dallo Stato e 6 “falsi poveri” che hanno beneficiato di prestazioni sociali agevolate.
Prosegue l’attività di contrasto ai fenomeni di corruzione nella pubblica amministrazione, con particolare riguardo al settore della spesa pubblica. Allo stato, sono stati denunciati, nel corso di molteplici indagini di polizia giudiziaria, 59 soggetti, di cui 7 destinatari di misure restrittive della libertà personale.
Per quanto riguarda la lotta alla criminalità organizzata la priorità è stata quella di aggredire i capitali illecitamente accumulati, attraverso la confisca di beni e proventi delle attività delittuose. A 2,7 milioni di euro ammonta il valore dei beni sequestrati da inizio anno. Serrata anche la lotta contro il riciclaggio di capitali sporchi. Sono stati inoltre denunciati 4 responsabili di reati bancari, finanziari, societari e fallimentari, unitamente a 1 usuraio tratto in arresto, cui sono stati sequestrati 43.000 euro.
Nell’ambito della quotidiana attività di controllo del territorio, i sequestri di prodotti contraffatti o insicuri, per oltre 1.100 pezzi, confermano le tendenze di questi ultimi anni: il mercato del falso sembra non conoscere crisi. I consumatori sembrano fortemente attratti dai prezzi più bassi offerti sul mercato dalla concorrenza sleale della “filiera del falso”, anche a costo di maggiori rischi sul piano della salute e dell’incolumità personale, visto che da tempo la contraffazione ha oltrepassato le frontiere dei beni di lusso ed ha invaso anche il mercato dei prodotti di uso generale, dell’agro-alimentare e dei medicinali. Denunciate 16 persone.