SCARLINO – L’Arpat interviene sulla questione della fuoriuscita di diossina dall’impianto di Scarlino Energia e chiarisce sulle attività di controllo compiute nel 2013 fino al rilevamento dei valori oltre limite riscontrati il 15 maggio.
Come prevede la normativa in caso di impianti come quello di scarlino che sono soggetti all’autorizzazione integrata ambientale (AIA) l’Arpat ha compiuto tutta una serie di controlli i cui risultati sono stati poi pubblicati su internet (LINK).
Le attività si sono svolte nell’arco di 5 settimane a partire dal 3 aprile. Controlli che sono stati effettuati allo scadere del primo trimestre di attività dell’impianto, in modo anche da poter confrontare gli esiti degli autocontrolli da parte del gestore con i controlli Arpat.
«Gli esiti dei controlli Arpat mostrano il rispetto dei limiti delle emissioni autorizzati con la determina AIA per metalli e macroinquinanti come polveri, ammoniaca, mercurio. Per quanto riguarda i microinquinanti gli esiti analitici del controllo Arpat, effettuato il 15 maggio, hanno mostrato il superamento per il parametro diossine e furani».
«Nello stesso tempo sono stati verificati i risultati delle procedure di autocontrollo a carico del gestore, previste dall’atto autorizzativo per il parametro in questione. Nello specifico risultano a carico del gestore un controllo con cadenza trimestrale (il primo di questi da eseguire entro il mese di marzo 2013) e la determinazione con cadenza mensile delle diossine sul contenuto delle fiale raccolto tramite i campionatori in continuo alle emissioni».
«L’Arpat ha poi compiuto anche controlli sulle due linee di emissioni. Come sintesi del rapporto è stata stilata un’analisi integrata del ciclo produttivo nel quale sono state messe in evidenza alcune criticità nel funzionamento dell’impianto che hanno determinato problemi di continuità di marcia, di gestione della combustione e di gestione dei sistemi che contribuiscono anche all’abbattimento di diossine».
Per questo è stato richiesto al gestore dell’impianto di presentare «un’analisi integrata della situazione in modo tale che lo stesso possa arrivare a chiarire i punti fondamentali sui cui intende intervenire per eliminare le diverse problematiche sopra esposte e garantire quindi una effettiva continuità di marcia degli impianti, oltre che alla ottimizzazione dei sistemi di abbattimento dei microinquinanti».