di Barbara Farnetani
GROSSETO – si chiama 6-Sei Toscana il nuovo gestori dei rifiuti in provincia di Grosseto e non solo. La società, che seguirà il ciclo dei rifiuti anche ad Arezzo e Siena, entrerà nei propri pieni poteri nel 2014 sino al 2034 per 20 anni. «Questa è la conclusione di un lungo percorso – ha detto Roberto Valente presidente di Coseca –. Sin dal 2010, quando Ato ha emanato il bando e ha chiamato i candidati a presentarsi per la prequalifica, abbiamo iniziato a lavorare duramente per centrare l’obiettivo».
«Si sta andando verso il superamento delle aziende che hanno gestito il servizio rifiuti nelle tre province – precisa Emilio Bonifazi, sindaco di Grosseto – 6 Sei si occuperà della raccolta e dello spazzamento». «Si tratta di un affidamento ventennale – ricorda Fabrizio Vigni (nella foto in basso) presidente di 6Sei Toscana – per ora è ancora una società consortile, ma una volta a regime sarà una società per azioni con quasi mille dipendenti. Il 59% della società è dei gestori pubblici, come Coseca (che detiene il 10,9%), mentre il 41% appartiene a partner industriali. Le tre province che vi fanno parte coprono la superficie della metà della regione Toscana, e di fatto la zona di Piombino e della Val di Cornia vi rientrerà a breve. A quanto abbiamo visto da un punto di vista impiantistico la situazione è buona, non corriamo rischi di emergenze rifiuti, piuttosto bassa invece la raccolta differenziata che si aggira attorno al 38% contro il 42% della Toscana e 35% della media nazionale. L’obiettivo è ridurre la produzione dei rifiuti, riciclare e ridurre al minimo il conferimento in discarica».
«6 Sei – afferma l’amministratore delegato Eros Organni -, diventa il sesto operatore nazionale e uno tra i primi dieci per fatturato. Questo è un settore in cui la dimensione conta ed è anzi il presupposto per raggiungere gli obiettivi minimi e attrarre nuovi investimenti». Secondo l’assessore provinciale Patrizia Siveri «Il gestore unico porterà miglioramenti. Gran parte dei rifiuti conferiti a Strillaie diverrà Cdr e una parte andrà in differenziata. Ci sono comuni che ancora conferiscono in discarica che è una pratica vietata dall’Europa. La sfida è costruire impianti né sovradimensionati né sottodimensionati. Il comune di Arezzo era capofila, ma ha subito rallentamenti a causa del mancato raddoppio dell’inceneritore di San Zeno» su cui non è d’accordo parte della stessa maggioranza.
Manuele Marcucci, direttore tecnico e futuro responsabile per Grosseto, spiega come sarà suddiviso il servizio «Ci saranno tre aree gestionali per ogni provincia, così suddivise anche a seconda della distribuzione sul territorio delle piattaforme». 500 mila le tonnellate di rifiuti annui che si troverà a gestire 6 Sei Toscana su tutto il territorio di competenza.