RIMINI – C’erano poche speranze alla vigilia e il verdetto del Romeo Neri di Rimini arriva senza appelli. Il Gavorrano retrocede in Serie D, dopo una lunghissima stagione vissuta fin troppo sul filo di lana. Salvarsi ai play-out era davvero un’impresa per una squadra che a 90 minuti dal termine del campionato era considerata spacciata. Un primo miracolo all’ultima giornata, un secondo al cospetto dell’Hinterreggio nel primo spareggio, poi però a Corrado Orrico non riesce la terza magia, con il Rimini ostacolo troppo ostico da superare per i rossoblù. Al Neri si parte dal 3-0 dell’andata in favore dei romagnoli, c’è un Everest da scalare per il Gavorrano. L’avvio, nel primo quarto d’ora, è favorevole ai minerari che con Gurma e Lo Sicco cercano la via delle rete in apertura, in moda da mettere un po’ di sale nel match. Tutto inutile, perché al 19′, una sponda di Vignati offre ad Andrea Brighi il pallone dell’1-0. La gara si sgonfia subito, anche se la reazione del Gavorrano c’è, ma la buona sorte non accompagna il cammino degli uomini di Orrico. Al 35′, infatti, Gurma svetta di testa e centra l’incrocio dei pali. Il confronto è ulteriormente chiuso nei pressi dell’intervallo, quando Morga deposita in rete il 2-0 su assist del solito Taddei.
Nella ripresa il ritmo di gara è decisamente più blando. Il Rimini non forza la mano, pago del totale di 5-0 nel computo della doppia sfida salvezza, mentre al Gavorrano resta l’onore di uscire a testa alta. Così, al 71′, Nocciolini (nella foto) ribadisce in rete una respinta di Scotti, portiere che dopo 6 gare consecutive perde l’imbattibilità. E’ l’unica consolazione di una finale play-out in cui i minerari hanno avuto ben poco da dire e da recriminare. Il divario tra le due formazioni non ammette molte repliche e i rossoblù tornano tra i dilettanti dopo 3 stagioni disputate in Lega Pro.